
E' stato rinnovato l'accordo di sponsorizzazione tra il Cagliari Calcio e Tiscali anche per la stagione 2007-2008. Una collaborazione che si rinsalda tra due punti di forza del "made in Sardinia", la massima espressione dello sport isolano e l'azienda di telecomunicazioni che ha saputo varcare i confini del mare.
I dettagli dell'accordo sono stati illustrati nel corso di un incontro con la stampa alla Club House del Centro Ercole Cellino di Assemini. 1.200.000 euro per un anno la cifra che Tiscali erogherà al Cagliari. Il contratto ha l'opzione per il prossimo anno, con in più una percentuale prevista per ogni nuovo abbonato Tiscali.
Per il Presidente rossoblu Massimo Cellino, "E' un onore e un orgoglio essere sponsorizzato da un'azienda sarda, leader nel proprio settore, con dipendenti sardi. Siamo stati i primi ad avvicinarsi a loro tanti anni fa, quando Tiscali era agli albori. Il nostro obiettivo è di fare avvicinare i tifosi anche attraverso il marchio Tiscali".
Gli ha fatto eco l'amministratore delegato di Tiscali Mario Mariani: "Abbiamo avuto un ritorno efficace nell'investimento sul Cagliari, e abbiamo deciso di continuare. La creazione di un Cagliari Channel? I tempi non sono ancora maturi, dobbiamo raggiungere una audience importante".
Il Presidente si è soffermato anche su una previsione della prossima annata agonistica: "Inutile rincorrere chimere, l'obiettivo è la salvezza. Abbiamo costruito una bella squadra, equilibrata, combattiva e orgogliosa, con un centrocampo e una difesa quadrate, e tre punte forti. Non la cambierei con nessuna rivale diretta. Vendere Suazo dopo nove anni era inevitabile. Mi accontenterei che questi tre attaccanti interessanti segnassero tutti insieme quanto David l'anno scorso: tredici gol, non mi pare di chiedere troppo".
Cellino ha rivelato un aneddoto: "Ieri stavo per fare una pazzia e prendere Cacia, ma poi la Fiorentina ha pareggiato la nostra offerta. Non voglio acquistare un giocatore ultratrentenne che viene a svernare e togliere il posto ai nostri giovani. La nostra ricchezza? I cinque-sei giocatori che sono a Cagliari da tanti anni e che sono rimasti non certo per soldi, ma per vero attaccamento alla maglia".