Il Presidente del Cagliari, Massimo Cellino, ha deciso di intraprendere azione legale per l'articolo "Cellino fà Bingo con lo Stadio" apparso oggi su "La Nuova Sardegna". Questa la lettera integrale dello Studio Legale Meloni Porrà, firmata dall'Avvocato Rodolfo Meloni, inviata al Direttore de "La Nuova Sardegna".

       Il Dott. Massimo Cellino mi incarica di tutelare i suoi diritti in relazione all'articolo "CELLINO FA BINGO CON LO STADIO" pubblicato a pag. 21 dell'edizione odierna del suo giornale.

       Il Sig. Giorgio Melis che già non brilla per equilibrio quando scrive sugli argomenti di sua pertinenza, non pare il massimo in tema di adeguata informazione e competenza allorquando tratta di questioni a lui del tutto sconosciute.

       Nel riservare la tutela del mio assistito in sede giudiziaria - ma non certo di fronte all'amico ambiente sassarese - rilevo che l'articolo è infarcito di strumentali falsità.

      La Cagliari Calcio è titolare di una convenzione in base alla quale il Comune deve garantire l'idoneità dello stadio.

      La L.N.P. ha accertato che lo stadio, così com'è, è inidoneo per lo svolgimento del campionato.

      E' falso che vi sia una perizia dell'Ing. Lorrai che ciò ha escluso.

      Invitiamo il Sig. Melis a pubblicare copia di tale perizia.

      In realtà l'Ing. Lorrai ha predisposto un preventivo per i più urgenti lavori di ristrutturazione e accertato la non compromissione statica dell'anello superiore.

      Ciò non rende, peraltro, lo stadio idoneo in base a quanto disposto dalla L.N.P.

      Il Cagliari Calcio non paga un canone minimo e stà sostenendo i costi per rendere temporaneamente lo stadio idoneo per lo svolgimento del campionato.

      Le considerazioni del Melis circa la futura creazione di un centro commerciale, l'aggiramento dell'asta con la convenzione e così via sono fantasiose illazioni dettate dalla volontà di incidere per compiacere evidentemente taluno - sulla volontà del Consiglio Comunale che martedì esprimerà la sua decisione.

      Quanto poi al tentativo con continui riferimenti ai precedenti giudiziari del mio assistito, di gettare discredito sullo stesso, c'è da chiedersi come un personaggio quale il Sig. Melis possa permettersi di esprimere giudizi morali.

      E', poi, veramente ridicolo che chi non sa se il calcio si giuoca con un pallone di cuoi o una biglia d'acciaio e non sa dove è dislocato il Sant'Elia, possa pensare di dare voce ai tifosi nel replicare alla Cagliari Calcio quando minaccia di portare la squadra lontana da Cagliari.

      Sarebbe meglio che il Sig. Melis, che nulla sa del Calcio e di Calcio, lasciasse ai tifosi la scelta sul punto. La sua presunzione è inconcepibile ove consideri che lo stesso non conosce le vicende concernenti i rapporti tra Cagliari Calcio e Comune e tanto meno quelle con la Regione. Infatti, non sa neppure che il contributo economico che offre la Regione è insignificante rispetto alle esigenze della squadra e al ritorno economico della sponsorizzazione.

     Ed allora anzichè scrivere con malriuscita ironia di queste vicende, che si dedichi con più attenzione a quelle che dice di conoscere. Eviterà brutte figure.

     Salvo che il Sig. Melis tale articolo non abbia scritto per compiacere taluno cui non aggrada che lo stadio nato per il calcio e per la squadra del Cagliari sia dalla stessa utilizzato.

     Forse sarebbe il caso che prima di scrivere articoli avesse il buon senso di leggere il contenuto della convenzione.

    Al Cagliari nessuno e tanto meno il Comune ha mai regalato niente, nè intende regalare lo stadio.

    Se vogliamo, può essere vero il contrario.

    Decida Lei se pubblicare o meno tale risposta, ma resta fermo che l'azione giudiziaria verrà comunque intrapresa.

     Cordiali saluti.

Avv. Rodolfo Meloni