
SALA STAMPA 🎙️
Cagliari-Brescia in campo sabato alle 14 all’Unipol Domus, il tecnico Fabio Liverani analizza il momento e presenta la sfida che attende i rossoblù contro le Rondinelle, alla quale si arriverà dopo il ritiro di questi giorni ad Assemini. “Lo hanno scelto i ragazzi”, spiega Liverani, “e questo gli dà valore. Lo abbiamo vissuto con serenità e con determinazione per concentrarci al meglio”.
QUESTIONE DI MENTALITĂ€
“Ciò che conta è la voglia di attaccare la porta, di proporsi e giocare con forza, tecnica, aggressività , riempiendo l’area avversaria. Negli ultimi venti metri serve più qualità , a prescindere dal numero degli attaccanti o dal modulo, viene prima di tutto l’atteggiamento”.
PARTITA DOPO PARTITA
“Credo che ci si concentri troppo spesso sul bicchiere mezzo vuoto e sugli aspetti negativi. Oggi dobbiamo guardare al Brescia, non possiamo - né sarebbe giusto farlo - focalizzarsi troppo in là . Abbiamo l’ambizione di risalire, siamo all’ottava giornata, c’è tempo per recuperare e partita dopo partita dobbiamo dimostrare di valere di più degli avversari”.
DIFESA E COLLETTIVO
“Abbiamo molte soluzioni in tutti i ruoli, l’importante è non pensare che ci sia un salvatore della patria ma anzi ragionare da collettivo per migliorare. La difesa? Il nostro obiettivo è quello di essere tra le prime difese del campionato. Sino all’intervallo contro il Venezia eravamo pienamente in linea. Dobbiamo sicuramente migliorare delle cose, ma la crescita di Radunovic, Altare e Goldaniga - come si è visto a Genova - è importante per le certezze e la crescita di tutto il gruppo. Come quando si prende gol il demerito è da condividere con la squadra, così è anche per i meriti quando le cose vanno bene”.
BRESCIA OSTICO
“Stanno facendo un ottimo percorso, noi dobbiamo avere la consapevolezza di poter vincere queste partite. Affrontiamo una squadra che ha individualità , giocatori veloci e che attacca bene la profondità . Serviranno attenzione e determinazione. Negli ultimi venti metri dobbiamo fare la scelta giusta e dipende dai calciatori, questo fa la differenza”.