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E arrivò il grande giorno del faccia a faccia. Il Cagliari si gioca una fetta di salvezza questo pomeriggio allo stadio “Vigorito” contro il Benevento. Uno scontro diretto che, in ogni caso, comunque vada a finire, non sarà decisivo. Tutti i possibili verdetti del campo, con ancora tre partite da giocare, lasciano un finale aperto nella lotta per non retrocedere; non solo, ma da qui sino all’ultima giornata sono previsti incroci tra altre squadre che potrebbero dare un altro volto alla classifica. Naturalmente, per il Cagliari il match con i sanniti segna una tappa importantissima: lo dicono i numeri, lo dice la classifica. I rossoblù si sono rimessi in pista con uno strabiliante filotto: 10 punti in 3 partite e freccia avanti proprio nei confronti delle Streghe. Un risultato positivo sarebbe ovviamente un segnale forte e un ulteriore dose di carburante per il morale e per la fiducia. Bisognerà lottare per ottenerlo, ma il Cagliari visto nelle ultime settimane sembra avere capito la lezione ed è al di sopra di ogni sospetto.

IL NUOVO CORSO DEL CAGLIARI
L’ha dimostrato anche a Napoli: magari la squadra di qualche mese fa si sarebbe arresa al destino, alla consapevolezza di una sconfitta ineluttabile contro un avversario più forte; invece no, il Cagliari ha sofferto all'inizio ma ha continuato a giocare e a cercare il pareggio sino al termine, venendo premiato dal guizzo di Nandez. Il tutto pur rinunciando per scelta precisa al suo miglior cannoniere, Joao Pedro, riservato al grande match di oggi, e dovendo fare a meno di uno dei motori del centrocampo, Marin. Carattere, cuore, determinazione, qualità tecniche, coraggio: il new deal del Cagliari ha fruttato punti sonanti e queste saranno le armi da sfoderare anche oggi, in un contesto completamente diverso, al cospetto di una squadra che, forse ancora più del Cagliari, si gioca molte delle sue carte di ottenere la permanenza in A. Il Benevento sino a qualche settimana fa sembrava aver raggiunto una posizione tranquilla di classifica, soprattutto dopo l’impresa dell’Allianz Stadium contro la Juventus; poi il vento è girato e adesso i campani si trovano ad inseguire. Sarebbe un errore madornale però pensare ad un complesso in crisi: la squadra di Filippo Inzaghi è viva, l’ha fatto vedere nelle gare più recenti contro Lazio, Udinese e Milan. All’Olimpico e al Meazza il Benevento, pur sotto nel punteggio, è rimasto in partita sino alla fine e contro i biancazzurri ha sfiorato un clamoroso 4-4. La rosa è composta da giocatori esperti, assemblati bene da un tecnico che sin dalle prime giornate ha trasferito la sua filosofia di ricerca del gioco, sempre, contro qualsiasi avversario. Non attua particolari infingimenti tattici, il Benevento, accetta il confronto a viso aperto e la qualità di certo non manca ad Inzaghi. Particolarmente ricco il reparto d’attacco: oltre al panzer argentino Gaich, l’eroe dell’Allianz, occhio a Lapadula e Caprari, giocatori tradizionalmente indigesti al Cagliari, mentre non ci sarà Pattolino Sau, decisivo all’andata, fermato da un infortunio. In mezzo al campo, dirige le operazioni un vecchio allievo di Semplici, Schiattarella. Toccherà al mister rossoblù trovare le giuste contromisure, così come è accaduto a Napoli, quando il Cagliari ha saputo reagire al disagio iniziale sul piano nervoso e opporsi ai partenopei nella maniera migliore sotto il profilo tattico.

RIENTRANO JOAO E MARIN
Il rientro di Joao Pedro conferisce qualità e fantasia all’attacco, il cui peso domenica scorsa era gravato principalmente sulle larghe spalle di Pavoletti. Torna a disposizione anche Marin, uno degli uomini più in forma; anche Ceppitelli è stato recuperato dopo il tremendo scontro testa contro testa di domenica scorsa con Osimhen. Vedremo quali saranno le scelte del tecnico, che ha ribadito di puntare sul collettivo per proseguire la marcia. Non solo gli undici iniziali, ma anche gli eventuali subentranti sono chiamati ad entrare subito in partita per dare il loro contributo, pure per una manciata di minuti. Così si costruiscono i successi di squadra, quelli di cui ha bisogno il Cagliari per allontanarsi dalla zona calda.

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