
A caccia di punti salvezza
Nuova trasferta per il Cagliari, impegnato contro il Napoli nello stadio intitolato a Diego Maradona. Tra le cinque “finali” rimanenti che i rossoblù sono chiamati a giocare da qui alla fine del campionato per restare in Serie A, è probabilmente la più difficile. Il Napoli è in gran forma: le ultime gare hanno sottolineato lo stato di salute di una squadra che vede a portata di mano la qualificazione alla prossima Champions League. Impressionante il primo tempo giocato sul campo di un avversario tosto come il Torino: in evidenza tutti gli alfieri di attacco, da Osimhen a Mertens, da Insigne a Politano. Senza contare la condizione di Zielinski, decisivo nel match di andata alla Sardegna Arena. Un complesso solido e in fiducia, apparentemente senza punti deboli; il Cagliari scende in campo consapevole del gap tecnico ma deciso a giocarsi le sue carte.
DETERMINAZIONE E ATTENZIONE TATTICA
Se il Napoli attraversa un grande momento, anche i rossoblù non sono da meno. 9 punti in 3 partite hanno fruttato l’aggancio a Benevento e Torino, anche se i granata devono recuperare la gara contro la Lazio. Proprio contro i sanniti domenica prossima si giocherà una gara che sarà per davvero una specie di spareggio: non proprio un dentro o fuori perché mancherebbero ancora tre turni da disputare, però è chiaro che chi prevarrà nel confronto diretto prenderà un po' di vantaggio nella corsa finale. Alla sfida del “Vigorito” mancano comunque ancora sette giorni e in ogni caso il Cagliari dovrà cercare ogni occasione utile per portare a casa punti, non importa chi si troverà davanti. Per questo motivo i rossoblù dovranno giocare con la rabbia messa in campo nelle ultime partite: anche contro la Roma, seppur distratta dall’impegno di Coppa, pareva un impegno impossibile, eppure il Cagliari è riuscito a farlo suo, facendo affidamento sulle uniche armi a disposizione in questo momento: voglia di vincere, determinazione, unità del gruppo. E pure le qualità tecniche, oscurate dalla classifica, ma che restano di ottimo livello: basti vedere la fattura dei tre gol segnati alla Roma. Ripetere la stessa prestazione per intensità e partecipazione sarà l’obiettivo della squadra di Semplici; stesso discorso per l’occupazione degli spazi e la ferocia nel recupero palla. Alto livello di concentrazione e muro sui venticinque metri per impedire ai tiratori del Napoli di esibirsi in uno dei loro numeri preferiti, la conclusione dalla distanza. Sulle fasce, raddoppi costanti perché è chiaro che offrire l’uno contro uno sarebbe come invitare a nozze gente come Insigne e Politano. Naturalmente, così come era avvenuto contro la Roma, il Cagliari dovrà pensare a contrattaccare: il Napoli, per quanto compatto e con una difesa di prima qualità, accetta il confronto a viso aperto e potrebbe lasciare qualche varco buono nei quali infilarsi. I bomber rossoblù hanno ritrovato ultimamente il gol, medicina infallibile per ritrovare fiducia: 8 gol in 3 partite non sono pochi.
IN CAMPO PER DARE IL MASSIMO
Per la formazione, vedremo domani quali saranno le scelte di Semplici. Non ci sarà Marin, ma torna a disposizione Nainggolan. Poi, Joao Pedro, diffidato: rischiare il capitano, pensando quindi di giocare ogni partita al massimo o preservarlo per evitare qualsiasi pericolo di squalifica contro il Benevento? E ancora: Cragno o Vicario tra i pali? Domande non da poco ma la certezza che chiunque scenderà in campo domani darà il meglio per cercare di strappare un risultato positivo che avrebbe il valore del platino.
COME SEGUIRE LA GARA
Potrete seguire la web cronaca di #NapoliCagliari sul nostro sito e sull'app ufficiale disponibile per iOS e Android. Aggiornamenti in tempo reale e contenuti esclusivi dallo stadio "Diego Armando Maradona" su Facebook, Twitter e Instagram