
Missione San Siro
Per il Cagliari arriva la sfida più difficile: al Meazza contro l'Inter di Antonio Conte, che sta dominando il campionato. Fanno paura le cifre dei nerazzurri: dieci vittorie consecutive, otto punti di vantaggio sulla seconda classificata, la sensazione di un motore sempre su di giri; e, in un complesso che funziona a meraviglia, gli exploit della coppia d'attacco Lukaku-Martinez, 36 gol in due finora. Un'armata apparentemente senza punti deboli; mancheranno anche pezzi pregiati come Barella e Perisic, ma l'Inter si presenta in campo da favorita.
EQUILIBRIO NELLE DUE FASI
Il Cagliari ha poche alternativa, anzi nessuna. La situazione di classifica è difficile, le ultime due partite contro Spezia e Verona non hanno portato punti; le altre corrono, come ha dimostrato il Torino andando a sbancare Udine. Se si vuol nutrire qualche speranza di salvezza, bisogna scendere in campo con la rabbia negli occhi e non far caso al nome e alla qualità dell'avversario; il che non equivale a consegnarsi mani e piedi alla frenesia di un'Inter alla ricerca dell'undicesimo sigillo. La determinazione, la grinta, vanno spese nella giusta misura e andranno accompagnate ad un saggio bilanciamento dell'equilibrio nelle due fasi di gioco. Aspettare l'Inter rinchiusi nella propria metacampo sarebbe un atteggiamento sbagliato e improduttivo; organizzare una difesa accorta e allo stesso tempo cercare di colpire nelle zone lasciate libere è tutt'altra storia. La difficoltà di fare punti a Milano è nota a tutti ma il Cagliari è una squadra viva, l'ha dimostrato anche nelle ultime due gare, quando ha pagato a caro prezzo una certa mancanza di concretezza in fase offensiva e le ottime giornate dei portieri avversari. Ad un'Inter prevedibilmente arrembante, il Cagliari dovrà opporre la stessa fame e voglia di portare a casa un risultato positivo. Qualità e quantità non mancano nemmeno ai rossoblù, con i vari Nainggolan, Duncan, Marin, Nandez, Joao Pedro, Simeone: la missione è tenere sempre la squadra corta, tagliare i rifornimenti alle due terribili punte nerazzurre e, dettaglio forse ancora più importante, giocare ogni pallone come se fosse l'ultimo. Difesa compatta, per chiudere i varchi e guadagnare spazio per le ripartenze. Se poi anche la buona sorte si ricordasse di strizzare un occhio dalla nostra parte, sarebbe benvenuta.
UN DEB TRA I PALI
Esordio pesante in Serie A per Guglielmo Vicario, al posto di Alessio Cragno. Il giovane portiere comunque ha già fatto vedere di che pasta è fatto in Coppa Italia. Andrà protetto nel modo adeguato da una squadra che ha ancora tanta voglia di lottare e giocarsi il suo destino in quest'ultimo mese e mezzo di campionato. A cominciare dalla gara di oggi contro l'Inter, un impegno da rendere possibile ad ogni costo.
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