
In palio punti salvezza
Un’occasione da prendere al volo, per ridurre le distanze e tirare verso il basso una squadra che al momento può contare su una manciata di punti di vantaggio. Il Cagliari gioca a La Spezia con la ferma intenzione di cancellare il passo falso di domenica contro la Juventus e rientrare in pista, riprendere il cammino interrotto dopo la mini serie positiva che ha fruttato 7 punti. Il Torino, vittorioso nel recupero di mercoledì contro il Sassuolo, ha operato il controsorpasso, ma siamo ancora lontani dall’epilogo; basta poco per rimettere tutto in discussione e comunque attualmente è consigliabile evitare di guardare la classifica. Il Cagliari deve focalizzare le proprie forze sul suo cammino e solo in un secondo tempo guardarsi attorno per fare i conti. Bisogna però sfruttare tutte le chances concesse dal calendario: tornare da La Spezia con i 3 punti in tasca sarebbe un buon segnale rivolto al campionato.
UNA SQUADRA DA PRENDERE CON LE MOLLE
Lo Spezia di Vincenzo Italiano è un avversario temibile. Al “Picco” è caduto nientemeno che il Milan, letteralmente stordito dal ritmo e della verve della squadra ligure. Già all’andata i bianconeri avevano fatto vedere di che pasta erano fatti, soprattutto nel primo tempo; una volta che il Cagliari era riuscito a ribaltare la situazione grazie a Joao Pedro e alla magia di tacco di Pavoletti, lo Spezia aveva reagito rabbiosamente agguantando il pareggio con un rigore concesso proprio alla fine del recupero e trasformato da Nzola. Uno dei diversi episodi da “maledetto recupero” che ultimamente stanno condizionando le prestazioni dei rossoblù, ma anche una prova eloquente della voglia dello Spezia di non mollare sino all’ultimo. Veloce e sbarazzino, lo Spezia incentra il suo gioco sul perno Ricci e ha molti elementi interessanti: i difensori Bastoni e Marchizza, il centrocampista Maggiore, l’incursore Pobega, tanto per citarne alcuni. In attacco sta facendo bene il colombiano Agudelo, occhio a Gyasi e Nzola, che combinano potenza e agilità, oltre che alla nostra vecchia conoscenza Farias e al giovane Piccoli. Tutto il complesso ligure comunque merita rispetto: 26 punti in 27 partite non sono certo pochi per una neopromossa.
UN ULTIMO SFORZO PRIMA DELLA PAUSA
Il Cagliari, senza dubbio, deve giocare da Cagliari. Dimostrare coi fatti di valere più della sua attuale classifica, abbinare alle indiscusse doti tecniche quella cattiveria e voglia di vincere che sono vitali quando ci si ritrova a sgomitare nei bassifondi. Contro la Juventus forse la squadra si è fatta condizionare dal tipo di impegno ed è stata tradita dalla voglia di strafare e sorprendere. Impensabile concedere spazi così ampi a giocatori come Chiesa, Morata e Ronaldo. Oggi, contro un avversario differente, ci si aspetta un ritorno alla dimensione umile e attenta che aveva caratterizzato le prestazioni contro Bologna, Crotone e Sampdoria; anche a costo di sacrificare un minimo l’estetica. Rientrano Pavoletti e Lykogiannis, ad ampliare il ventagio di scelte a disposizione di Semplici, Simeone è rinfrancato dal ritorno al gol. Sotto con lo Spezia, quindi, un ultimo sforzo per chiudere questa fetta di campionato, per poi lavorare con calma, col morale alto, durante la sosta di campionato: bisogna mettere a posto alcuni meccanismi, rodare meglio la sincronia, acquisire quella mentalità richiesta dall'allenatore e necessaria a lasciare le sabbie mobili.
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