
Semplici: “Ci abbiamo creduto sino alla fine”
Una partita pazza, condotta e dominata per buona parte del suo svolgimento, che il Cagliari si è visto sfuggire di mano nel giro di un paio di minuti, per le prodezze balistiche di Bereszynski e Gabbiadini; ma che poi i rossoblù sono stati bravi a recuperare all'ultimo assalto, dopo un disperato assalto finale. Il risultato è un punto che vale tantissimo, anche per il mister Leonardo Semplici. “Dopo due vittorie bellissime, abbiamo dato continuità ai risultati. Qualche errore c'è stato, ma non dimentichiamo che avevamo di fronte una signora squadra come la Sampdoria e in campo ci vanno anche gli avversari; sbavature pagate comunque a caro prezzo, sin lì non avevamo concesso niente. A differenza delle partite precedenti abbiamo giocato con un altro piglio, un'altra determinazione e spensieratezza. Siamo sulla strada giusta in questa corsa verso la salvezza”.
MAI MOLLARE
“Abbiamo giocato un'ottima gara, specie nel primo tempo. Dopo il gol di Joao Pedro, abbiamo avuto le occasioni per raddoppiare, avremmo potute sfruttarle con un pizzico in più di lucidità. In questo tipo di partite c'è bisogno di più cinismo. Nella ripresa ci siamo un po' complicati la vita, ma anche i cambi operati dalla Sampdoria ci hanno messo in difficoltà, i doriani hanno iniziato a muovere il pallone in maniera diversa. Forse ha fatto capolino un pizzico di paura di non riuscire a portarla a casa, ma tutto questo deve esserci di insegnamento: è fondamentale stare sempre sul pezzo, mai abbassare la guardia. La squadra tuttavia non ha mai mollato, nemmeno dopo il gran gol di Gabbiadini che avrebbe potuto mandarci al tappeto. Merito ai ragazzi che ci hanno creduto sino alla fine, il pareggio è meritato”.
SETTE PUNTI IN UNA SETTIMANA
“Erano impensabili da cogliere. Credo siano stati una liberazione dopo quindici giorni di grande tensione. Non abbiamo fatto ancora nulla, il campionato è lungo, certe situazioni vanno migliorate perché la nostra squadra ha le qualità per condurre in porto questo tipo di partite; ad esempio, il primo gol della Sampdoria è venuto da una nostra indecisione, il secondo è stato un eurogol di Gabbiadini ma forse avremmo potuto spendere un fallo per spezzare l'azione di rilancio. Sicuramente riuscire ad acciuffare il pareggio negli ultimissimi secondi della partita è un aspetto che deve dare fiducia, segno che il gruppo crede a ciò che propongo, mi segue, sta crescendo piano piano”.
IL CAMBIO DI JOAO
“Joao Pedro stava giocando bene ma era reduce da tre partite in una settimana. Ho a disposizione altri buoni elementi che devo inserire nell'interesse della squadra per ottenere punti, oggi i quattro-cinque cambi possono essere determinanti nell'arco di una partita. Se vogliamo salvarci, non possiamo avere solo undici titolari. Joao può essere la nostra punta di diamante da qui sino alla fine del campionato, ma per eventuali problematiche devo avere altri giocatori pronti a sostituirlo”.
FIDUCIOSO NELLA SALVEZZA
“Quando sono arrivato, il Cagliari aveva 15 punti, ma era una situazione strana, a leggere i nomi della rosa. E' evidente che la squadra avesse problemi, che i giocatori per motivi che non conosco non riuscivano ad esprimere le loro qualità. Non siamo ancora guariti, ci sarà da lottare, ma ho accettato questa sfida convinto di poterla vincere e confidando sulle qualità tecniche e fisiche dei giocatori. Ci siamo dovuti rimettere in gioco tutti, i ragazzi hanno dato grande disponibilità, sono sicuro che riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo”.