Notte all'Olimpico

Notte all'Olimpico

Tocca al Cagliari, di scena all'Olimpico contro la Lazio, il compito di chiudere il programma della seconda giornata di ritorno del campionato di A. Avversario peggiore non poteva capitare in questo momento alla squadra di Eusebio Di Francesco: i biancazzurri sono reduci da cinque vittorie consecutive, stanno scalando la classifica a grandi passi e non vorranno certo fermarsi ora sul più bello. Soltanto la Coppa Italia non ha detto bene in quest'ultimo periodo, ma c'è da dire che lo stop è avvenuto contro una squadra del calibro dell'Atalanta e in una partita molto combattuta. Proprio contro i bergamaschi la settimana scorsa la Lazio si è presa la rivincita, andando a sbancare il Gewiss. Poi c'è Immobile, super bomber che col Cagliari ha un conto aperto, ma la Lazio non vive solo dei guizzi del suo cannoniere. Ha un gioco collaudato, esterni incisivi, di gamba e potenza, un raffinato assist-man come Luis Alberto, un universale come Milinkovic-Savic. Fatte tutte queste considerazioni, i rossoblù a Roma non vogliono recitare la parte delle vittime predestinate e intendono giocarsela a viso aperto.

SERVONO I PUNTI
Le motivazioni devono avere un ruolo basilare. Se la Lazio vuole conquistarsi un posto per la Champions dell'anno prossimo, il Cagliari gioca per la sopravvivenza. La classifica non è bella ma proprio per questo motivo occorre scendere in campo cercando di pensarci il meno possibile: meglio concentrarsi sulla prestazione, pensare ad ogni singola gara con l'obiettivo di far bene e strappare punti. Anche il nome dell'avversario è relativo: che si chiami Lazio o Real Madrid, costituisce un'occasione per ottenere un risultato positivo che possa rilanciare un Cagliari fin qui penalizzato oltremisura da singoli episodi, in campo e fuori. Tra i numerosi casi Covid che hanno stoppato elementi chiave nel momenti migliore e rimonte subite all'ultimo secondo di recupero, è chiaro che la marcia rossoblù è stata pesantemente condizionata. Da non sottovalutare l'incidenza psicologica, la paura di vincere: emblematico l'ultimo quarto d'ora della gara di domenica contro il Sassuolo, quando i rossoblù, pur davanti al forcing degli emiliani, non sono riusciti a spezzare il ritmo, fare respirare la difesa, imbastire azioni di alleggerimento. Ingenuità pagate a caro prezzo all'ultimo respiro. Per quanto non sia facile, il Cagliari adesso deve scrollarsi di dosso la negatività, riprendere fiducia, accrescere autostima. Se la Lazio è forte, il Cagliari vale molto più della sua attuale classifica. All'Olimpico servirà tanta grinta e voglia di portare a casa punti; la fame di chi vuole raddoppiare gli sforzi per uscire dal tunnel.

UN BUON BANCO DI PROVA
Rientra Nandez, con la sua garra, la sua corsa e la sua spinta. Ci saranno anche i nuovi acquisti, Rugani e Asamoah, gente che ha calcato a lungo palcoscenici internazionali e portano freschezza ed entusiasmo. Sono rimasti a casa giocatori di valore, bloccati da contrattempi fisici, ma chi andrà in campo darà il massimo per la squadra, al di là dei moduli e dei numeri, che sono importanti ma non dicono tutto: la concentrazione feroce, la compattezza e la lucidità possono fare miracoli e ribaltare qualsiasi copione tattico. Sotto questo aspetto, la gara di oggi sarà un buon banco di prova. Il Cagliari visto contro Genoa e Sassuolo ha dalla sua determinazione e qualità per passare anche il test dell'Olimpico, a patto di eliminare certi cali di tensione e acquisire sicurezza e consapevolezza di sé.

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