
Di Francesco: “Abbiamo voglia di far bene”
Vigilia di Cagliari-Napoli e il mister rossoblù Eusebio Di Francesco deve ancora fare i conti con le assenze. Non ci saranno Faragò, Godin e Klavan, nella rifinitura di oggi il tecnico ha perso anche Ounas per un fastidio agli adduttori. Su Rog, il tecnico rossoblù afferma: “Mi dispiace per il ragazzo, stava facendo passi da gigante in un ruolo non suo. La sua assenza si farà sentire, cercheremo di rimediare anche con l'arrivo di Nainggolan”.
RADJA, UN VALORE AGGIUNTO
“Speravo nel suo arrivo, sono convinto che sarà un valore aggiunto. Può darci molto, è in grado di disimpegnarsi in più ruoli: dipenderà dalla sua condizione che crescerà col tempo. Ha fatto anche il mediano basso, non è propriamente il ruolo dove dà il massimo, ma questo fa capire la sua predisposizione e disponibilità. Chiaramente più gioca vicino alla porta, più ha la possibilità di far male agli avversari. Radja ha personalità, conoscenza, è un giocatore di grande livello generale: l'importante sarà metterlo in condizioni di esprimersi al meglio, ma dovrà mettersi lui al servizio della squadra, non il contrario”.
PARTIRE CON IL GIUSTO APPROCCIO
“Il Napoli ha la miglior difesa del campionato e in avanti uomini che possono decidere la gara in qualsiasi momento. Anche loro come noi avranno qualche assenza, ma la qualità della rosa è tale da poter sostituire bene gli indisponibili. Ambiscono ad arrivare tra le prime, hanno un grande possesso palla e aggressività. Abbiamo preparato la partita in un certo modo: l'atteggiamento farà la differenza, dobbiamo impattare bene la gara, partire forti. Cercheremo di ribattere colpo su colpo, dovremo sfruttare la nostra capacità di andare in verticale e la nostra qualità, come è successo a Roma, soprattutto nel secondo tempo. Abbiamo voglia di far bene”.
LE RETI DEI BOMBER
“I gol dei centravanti sono arrivati: Pavoletti è andato a bersaglio contro lo Spezia, Cerri in Coppa, non dimentichiamo che abbiamo dovuto fare a meno per qualche settimana di Simeone. Le occasioni le abbiamo sempre costruite, a volte capita che un attaccante concretizzi ogni pallone che tocca, altre non riesce a mettere dentro occasioni facili. Comunque chi fa gol è un dettaglio”.
L’IMPORTANZA DELLA VITTORIA
“Non mi fa impazzire l'idea di schierare alcuni giocatori in una posizione diversa dalla quale sono abituati, ma devo capire i momenti e cercare in ogni caso di farli esprimere al massimo. La miglior medicina è la vittoria, che aiuta a lavorare meglio e a dare certezza ai ragazzi, sia a livello individuale che di squadra”.
CONTINUITÀ ED ATTENZIONE
“Contro le grandi squadre come Roma e Inter siamo stati all'altezza, in certi tratti abbiamo dominato la partita, mettendo alle corde l'avversaria. Poi ci sta che avversari di livello ti facciano gol nel tuo momento migliore. Siamo mancati nella continuità di stare dentro la partita: non è solo un problema fisico, ma anche mentale. Quel che voglio è i ragazzi non abbassino la guardia quando pensano di avere la gara in mano. Dobbiamo evitare ingenuità: servono maggiore continuità e attenzione”.