A caccia dell'impresa

A caccia dell'impresa

Nuovo lunch match per il Cagliari e si alza ancora di più il coefficiente di difficoltà dell’impegno. Arriva l’Inter ferita dall’eliminazione in Champions League e forse per questo ancora più pericolosa: alla Sardegna Arena sarà una partita dura ma tutta da vivere, in modo palpitante, minuto dopo minuto.

INTER IN CERCA DI RISCATTO
I nerazzurri sono chiamati a focalizzare la loro attenzione tutta sul campionato: il vertice non è lontano, la corsa è appena iniziata. All'Inter serve una risposta chiara per dare una sterzata immediata alla stagione. Ecco perché è lecito immaginarsi un avversario arrabbiato, con tanto furore agonistico da spendere sul verde della Sardegna Arena. I valori individuali sono preponderanti, in una rosa formidabile, bene assortita, ricca di talento in tutti i reparti. Lascia un po' il tempo che trova l’esercizio dialettico della vigilia, ovvero quanto la delusione europea possa influire nella testa e nelle gambe della formazione nerazzurra: sono tantissime le risorse in mano a Conte, giocatori che possono alzarsi dalla panchina e trovare la via del gol in un amen. Squadre del genere si affrontano senza pensare a quel che potrà essere quale pomeriggio vivono, ma soltanto con la massima determinazione e voglia di strappare un risultato positivo. Lottando dal primo al novantesimo su ogni palla, consapevoli delle proprie possibilità ed evitando sbavature che potrebbero costare care. Il Cagliari visto a Verona, così forte, compatto e solido da andare oltre i propri attuali limiti, ha dato una risposta indicativa: i rossoblù dovranno replicare la partita del Bentegodi, soprattutto per compattezza e spirito.

LE CARTE IN MANO A DI FRANCESCO
Per l’occasione, Eusebio Di Francesco recupera un paio di elementi importanti: Simeone è abile e arruolato, Nandez fa parte dei convocati, tornano a disposizione anche Pisacane e Lykogiannis ha una settimana di allenamento in più sulle gambe. Restano ancora Godin e Ounas, giocatori dalle grandi qualità che mordono il freno, in attesa del rientro: da qui alla fine dell’anno solare sono previste quattro partite in dieci giorni, servirà la loro freschezza. Out anche Tripaldelli, apparso in crescita di confidenza oltre che atletica, a Verona. A disposizione del tecnico altre carte buone nel mazzo da giocarsi nella sfida ai nerazzurri. Conforta il ritorno alla condizione di Leonardo Pavoletti, bomber per tutte le stagioni; così come il gol segnato domenica può avere rigenerato Razvan Marin, che sta facendo vedere di avere assorbito l’impatto col calcio italiano, temibile come pochi sul piano tattico e delle tensioni. La giovane difesa, nemmeno quarant'anni in due nella coppia composta da Carboni e Walukiewicz, ha un compito mica da ridere, nell'affrontare i due attaccanti centrali nerazzurri: Lukaku e Lautaro hanno segnato sin qui 13 gol in due. Non andranno lasciati soli: occorrerà tutto il sostegno della squadra, che dovrà rimanere corta e pronta a ripartire, con la freccia Sottil e la tecnica superiore di Joao Pedro. Questo di oggi è un test difficile ma i rossoblù sono preparati a sostenerlo: sarà anche il primo di quattro gare da qui alla fine dell'anno solare, bisogna sfruttarle tutte per salire in classifica e fare passi decisivi verso il raggiungimento dell'identità.

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