
Pavoletti: “Il mio gol per Bitti”
Ritorno al gol dopo un anno e tre mesi, ma le prime parole di Leonardo Pavoletti nelle interviste post partita sono per la gente di Bitti duramente colpita dall'alluvione di ieri: “Il mio pensiero va a loro. Le nostre maglie saranno messe all'asta, il ricavato verrà donato per aiutare la gente di Bitti, appena possibile faremo anche qualcos'altro. Il gol di oggi lo dedico a loro, stanno passando un momento difficile; noi siamo vicini alla popolazione e faremo di tutto per dare una mano affinché possano riprendersi il più presto possibile”.
CHE GOL DI TACCO!
“Quando in settimana abbiamo saputo che purtroppo Giovanni non sarebbe stato a disposizione, è salita la pressione nei miei confronti. Avevo una gran voglia di fare bene, mi sentivo in condizione da un po', ma forse in questo momento entrando a partita in corso non riesco ancora a dare il meglio di me stesso. Ero tranquillo, sapevo quel che dovevo fare e che dalla prima palla poteva uscirne fuori qualcosa di buono. Ed è uscito fuori questo colpo di tacco, meglio di quel che potessi prevedere. Non vedevo l'ora di tornare a segnare”.
MAI ARRENDERSI
“Dopo il secondo infortunio ho trascorso i dieci giorni più brutti della mia vita, ma è inutile ripensarci, i fatti spiacevoli accadono a tutti. Importante è non arrendersi mai, bisogna sempre ripartire col sorriso, prima o poi tornerà il sereno”.
PIU' CONCRETI
“Abbiamo sofferto nel primo tempo la bravura dello Spezia, una squadra che gioca benissimo ed è in salute. Pian piano siamo cresciuti perché anche noi abbiamo tanta qualità, resta il rammarico per aver creato molto ma segnato solo due gol. In Serie A ti puniscono subito, stavolta è toccato a noi pagare dazio”.
SOGNO AZZURRO
“Farò di tutto per tornare in Nazionale. Ho già segnato un gol in azzurro, vorrei ripetermi: non è tanto importante giocare o meno, quanto dare il proprio contributo. Per me è stato un piacere far parte di un gruppo fantastico che ha tanta voglia di stare insieme, crescere e far bene. La strada è lunga, spero che il Ct mi dia una chance”.
UN RICORDO DI DIEGO
“Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Maradona, io credevo non sapesse nemmeno chi fossi, invece venne a salutarmi e a darmi il benvenuto a Napoli. Ho un grande ricordo della persona e del giocatore, è stato una persona che non si è mai nascosto dietro un dito, abituato a prendersi le sue responsabilità”.