Serata di gala

Serata di gala

Dopo l’abbuffata degli impegni delle nazionali, torna il campionato di Serie A. Ottava giornata, Juventus contro Cagliari a Torino. La sfida delle sfide, l’esame più difficile ma allo stesso tempo più stimolante, che rimanda con la testa ad antichi duelli, ricchi di orgoglio e passione, tramandati alla storia del calcio italiano. Mondi diversi, col Cagliari che comunque si presenta a Torino con voglia di giocarsela a viso aperto e di stupire. 

JUVENTUS SEMPRE TEMIBILE
Soffermarsi sulle qualità della Juventus, campione d’Italia per nove volte di fila e tra le favorite per la vittoria in Champions League, è un esercizio banale e inutile. Uno squadrone che ha in rosa fior di nazionali e il giocatore indicato da molti come il più forte del pianeta, ovvero Cristiano Ronaldo. Con l’arrivo di Andrea Pirlo in panchina, i bianconeri hanno inaugurato un nuovo ciclo ma conservato il medesimo DNA e irrobustito una rosa già competitiva. Il ritorno di Morata ha consegnato a Pirlo un centravanti prolifico e funzionale al gioco della squadra. Lo spagnolo sarà uno dei giocatori dai quali guardarsi con maggior attenzione, vista la sua straordinaria vena realizzativa di questi ultimi tempi. 

VOGLIA DI SOVVERTIRE IL PRONOSTICO
Come si affronta una poderosa macchina da guerra di questo livello? Eusebio Di Francesco, nella consueta conferenza stampa di presentazione, ha indicato la via: grinta, combattività, determinazione nello strappare ogni pallone, anche il più sporco, dal primo all’ultimo minuto. Voglia di fare risultato, di ribaltare le gerarchie, sana sfrontatezza, coraggio e fiducia nelle proprie qualità. Senza farsi influenzare da chi si ha davanti né focalizzarsi sulle assenze, comodo alibi al quale ricorrere perché le assenze contemporanee di Godin, Lykogiannis e Nandez non sono certo facili da attutire. Si tratta di giocatori importanti, smaliziati, con l’esperienza giusta per misurarsi in questo tipo di partite, leader che si caricano il gruppo sulle spalle e lo issano oltre l’ostacolo. Ma fermo restando la considerazione verso gli assenti, il Cagliari di Di Francesco può giocarsi le sue carte. La ritrovata sicurezza difensiva, con Alessio Cragno sugli scudi, il momento d’oro della coppia d’attacco Simeone-Joao Pedro (non toccato dal ciclone nazionali, quindi fresco e riposato), le conferme date da Sottil e Zappa con la maglia dell’Under 21: segnali incoraggianti, anche al cospetto dei campioni d’Italia. Bisogna crederci, sino in fondo: l’esperienza insegna che la forza di volontà può sovvertire anche il più fisso dei pronostici. E quando accade, per chi riesce nell’impresa è ancora più bello ed esaltante.

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