Trasferta di fuoco

Trasferta di fuoco

Prima partita stagionale all’ora di pranzo per il Cagliari. Il calendario non è stato certo amico: dopo Sassuolo e Lazio, ai rossoblù tocca l’Atalanta di Gasperini, ormai considerata, dopo diverse stagioni ad altissimo livello, una delle candidate allo scudetto. Ne ha tutte le possibilità, la squadra nerazzurra: ha dimostrato di poter giocare ad armi pari con gli avversari più blasonati, anche in Europa, e ha strabiliato per organizzazione e qualità di gioco. Ogni anno perde qualche pedina, subito rimpiazzata con altre di pari valore, con una continuità eccezionale. Copione puntualmente rispettato anche in questa primissima parte di campionato: l’Atalanta ha vinto a Torino e a Roma, segnando quattro gol a partita. Oggi il debutto in casa, al Gewiss Stadium. Per il Cagliari, la missione è difficilissima: non impossibile.

MIGLIORARE L'APPROCCIO
Eusebio Di Francesco ha avuto una settimana in più a disposizione per intensificare la preparazione e trasmettere ai giocatori i suoi concetti. Un Cagliari che finora è sembrato un cantiere aperto: tanti giocatori nuovi, alcuni giovani o alla prima esperienza nel campionato italiano, poco tempo per conoscersi e sviluppare una identità ben definita. Ma appunto per questi motivi, i rossoblù non potranno che migliorare. Si sono visti alcuni sprazzi, nella seconda parte della gara di Reggio Emilia, nell’inizio della ripresa contro la Lazio; bisogna lavorare soprattutto sull’approccio, che ad esempio nel match di sabato alla Sardegna Arena ha chiaramente indirizzato tutta la partita, con quel gol sollecito di Lazzari. Andare sotto contro l’Atalanta poi sarebbe come una montagna impervia da scalare.

UN RINFORZO IN DIFESA
Di Francesco può contare su un Godin in più: un puntello mica male per la retroguardia. Uno dei migliori centrali difensivi al mondo arriva per portare la sua classe, la sua determinazione, la sua esperienza e la mentalità vincente al reparto e a tutta la squadra. Toccherà a lui guidare la difesa per la quale si prospetta una serata di grande lavoro. Attenzione ai movimenti senza palla dei trequartisti nerazzurri e a quello della boa centrale, che sia Zapata o Muriel. L’uomo fulcro rimane Gomez, dato in splendida forma. Il Cagliari dovrà cercare di inaridire le fonti del gioco con un pressing alto condotto a cento all’ora e tener duro nelle inevitabili pause per tirare il fiato. Se l’Atalanta ha un limite, sta nella consapevolezza di essere bella e lasciare qualche spazio agli avversari: bisogna approfittarne in modo spietato.

TRADIZIONE FAVOREVOLE
La tradizione recente è favorevole ai rossoblù, che a Bergamo hanno vinto tre volte negli ultimi tre anni. I successi salgono addirittura a quattro, aggiungendo anche la vittoria alla Sardegna Arena nel 2018, grazie al gol di Ceppitelli che diede la salvezza matematica. Pensare ad un poker è un sogno ma a volte i sogni si avverano.

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