
Si comincia!
Si riparte, a poca distanza dalla fine dello scorso campionato, col mercato ancora aperto e le squadre in fase di costruzione. Con 1000 spettatori negli stadi: un piccolo passo verso la normalità.
NUOVO CORSO
Il Cagliari comincia il nuovo campionato di Serie A sul campo del Sassuolo, una delle rivelazioni dello scorso torneo; anzi, sarebbe più azzeccato dire una delle certezze della A. Merito di un telaio collaudato, nel quale spiccano individualità come Berardi e il bomber Caputo, e di un allenatore che sa mettere la sua impronta come pochi, Roberto De Zerbi. Un avversario tosto, un esame impegnativo per il nuovo corso inaugurato dall'arrivo in panchina del mister Eusebio Di Francesco.
ATTENZIONE E VOGLIA DI FARE
Proprio qui in Emilia il mister si è consacrato, pilotando i neroverdi alla qualificazione ai preliminari di Europa League, prima delle esperienze con Roma e Sampdoria. Per tanti motivi, Di Francesco non ha ancora nelle mani il suo vero Cagliari, ma intanto ha saputo costruire un gruppo che lo segue con attenzione e voglia di fare. Non è poco per cominciare, in una stagione che nasce particolare, sulla scia di quella precedente. Esiguo il tempo per la preparazione e per fare integrare i nuovi giocatori in un altro sistema di gioco, assioma che del resto vale un po' per tutti. Nel Cagliari, Zappa e Sottil sono arrivati la scorsa settimana, Tripaldelli soltanto venerdì ha svolto il primo allenamento con la squadra. Di Francesco ripartirà dal suo prediletto 4-3-3, scegliendo gli uomini più pronti per questa prima tappa.
Attenzione all'incidenza dei cambi: la possibilità di cambiare cinque giocatori potrà anche spezzare il ritmo ma può spostare gli equilibri.
LIMITARE IL POSSESSO PALLA
Il Sassuolo ha nel possesso palla e nelle verticalizzazioni offensive il suo marchio di fabbrica. De Zerbi non avrà Boga ma recupera Locatelli, uno dei perni di questo sistema di gioco. Oltre al bomber Caputo, un altro da tenere d'occhio con particolare attenzione è il fantasista Djuricic, che l'anno scorso nei due confronti con gli emiliani, entrambi conclusi in parità, dette parecchio da penare, con i suoi inserimenti e il suo movimento a tutto campo. Per cercare di frenare il prolungato palleggio occorreranno polmoni e determinazione; l'entusiasmo manifestato dai giocatori durante questi primi giorni di allenamento dovrà essere travasato sul campo. Partire bene e magari spezzare il sortilegio della vittoria alla prima giornata (in A, l'ultima volta accadde nel 2013) sarebbe un buon abbrivio per una stagione da protagonisti.
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