
Voglia di riscatto
Ancora una squadra in grande condizione sulla strada del Cagliari. Dopo la Sampdoria (tre vittorie in quattro partite prima dello scontro del Ferraris), ecco il Sassuolo, altra compagine che vive un momento d'oro. Dalla riapertura del campionato dopo il lockdown, gli emiliani hanno totalizzato 17 punti in 7 partite, con risultati esaltanti in campo esterno (vittorie su Fiorentina, Bologna e Lazio, pareggio a Milano contro l'Inter). 20 i gol realizzati, 14 al passivo: gioca sempre a viso aperto, il Sassuolo di De Zerbi e molto spesso fa spettacolo. Un esempio, l'ultimo match casalingo contro la Juventus, quando i neroverdi hanno rimontato dallo 0-2 per andare sul 3-2, prima del definitivo pareggio di Alex Sandro. Il Cagliari però non può permettersi di andare a guardare il nome dell'avversario: i rossoblù devono riscattare la serata storta di Genova e ricominciare la scalata in classifica, per concludere al meglio la stagione. Basta poco per riaccendere la scintilla: una vittoria sul Sassuolo, ad esempio.
A VISO APERTO
La partita di mercoledì può avere sentenziato quanto sia grave l'assenza di un trascinatore, in campo e fuori, come Nainggolan, ma detta così sembra troppo semplicistica, al netto della banale affermazione che un uomo non fa mai la squadra. Certo che l'assenza di Radja pesa, per il Cagliari come per qualsiasi altra squadra; però come in quasi ogni partita, gli episodi hanno finito per incidere. Il gol preso in avvio, ad esempio; alcune chance favorevoli non sfruttate con la cattiveria necessaria. Ecco, proprio di un pizzico di cinismo e lucidità in più ha bisogno il Cagliari, ancora di più contro un avversario del calibro del Sassuolo. Vero che De Zerbi non verrà meno alla sua filosofia nemmeno alla Sardegna Arena; difficilmente vedremo due o addirittura tre linee così ravvicinate e compatte come quelle predisposte da Ranieri per arginare le iniziative rossoblù e chiudere tutti gli spazi. Nonostante le assenze (Bourabia, Berardi, Magnanelli), il Sassuolo cercherà di fare la sua partita; il Cagliari quindi potrebbe godere di maggior libertà, al momento della fase di costruzione; l'ideale per innescare centrocampisti di corsa e qualità come Rog e Nandez, ma anche attaccanti con le caratteristiche di Simeone, Joao Pedro o dello stesso Pereiro. Più spazi che si traducono in automatico in più chance per segnare. E il Cagliari ha tanto bisogno di ritrovare la gioia del gol.
EQUILIBRIO E RABBIA
Contro una squadra a trazione anteriore come il Sassuolo, ci vorrà anche attenzione e concentrazione in fase difensiva, con la partecipazione assidua di tutta la squadra; la rabbia giusta di andare a conquistarsi ogni pallone, in ogni zona del campo; sagacia tattica, perché a volte l'eccessiva voglia di riscatto può giocare brutti scherzi, a scapito dell'equilibrio e lasciare spazio a contropiedisti come quelli di De Zerbi sarebbe un suicidio. Un Cagliari come quello visto contro il Torino sarebbe l'ideale: sicuro, autoritario, padrone della partita. Per portare a casa altri 3 punti e rilanciarsi in vista del gran finale.
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