
Zenga: “Servirà una prestazione di livello”
La voglia del Cagliari di guadagnare nuove posizioni in classifica; il bisogno di punti del Lecce, in piena lotta salvezza: questo il tema psicologico delle due squadre in vista della gara di campionato di domani alla Sardegna Arena. I rossoblù scenderanno in campo col massimo delle motivazioni, come conferma il mister Walter Zenga: “Quando lavori per un Club hai il dovere di dare tutto, per rispetto nei confronti di te stesso, della maglia, della Società e dei tifosi. Le motivazioni sono dentro di noi”.
IL LECCE DI LIVERANI
“Il Lecce si gioca tanto ma non è certo all'ultima spiaggia. I salentini sono una squadra viva, hanno fatto una grande partita contro Lazio e Sassuolo; contro Milan e Atalanta hanno mantenuto a lungo il risultato sul pari. Hanno delle ottime individualità. Sono allenati da un ragazzo, Liverani, che ho avuto da giocatore a Palermo: si vedeva chiaramente che sarebbe diventato un allenatore. Massimo rispetto per il Lecce, da parte nostra ci vorrà una prestazione di livello, ci stiamo preparando per questo”.
L'IDENTITÀ DI SQUADRA
“Se una squadra ha una sua identità e compattezza, perché cambiarne la struttura? Al limite si possono alternare gli interpreti. Giocando ogni tre giorni è infatti inevitabile che cambi la prospettiva su un calciatore. In un campionato “normale”, per esempio, di solito basta una settimana per recuperare da un piccolo infortunio: in questo, nello stesso arco di tempo, rischi di saltare diverse partite. Va quindi analizzato tutto con grande attenzione: sia nelle scelte iniziali che in quelle a gara in corso. I rientri ci daranno qualche soluzione in più”.
UN CAMPIONATO COMPRESSO
“Non sono mai soddisfatto, sono molto autocritico. Spesso mi chiedo dove potevo fare meglio per cambiare qualche situazione. Il mio rammarico è non poter intervenire, per questioni di tempo, nei piccoli dettagli che però fanno la differenza: durante la settimana, in ritiro, in fase di preparazione della gara”.
LE 100 PANCHINE IN A DEL MISTER
“Quella di domani sarà la mia partita numero 100 in Serie A da tecnico: è tanta roba, credo di essermi avvicinato alle 500 panchine ufficiali considerando anche quelle all'estero. Le esperienze vissute lontano dal tuo Paese, come ho fatto io, portano sempre grandi benefici, ti inducono a ragionare in modo diverso e più positivo verso le situazioni che si vengono a creare”.