
Di fronte alla Viola
Il campionato continua, serrato e appassionante. La giornata numero 31 porta il Cagliari a Firenze al Franchi di Firenze, un campo dove tradizionalmente i rossoblù non hanno mai avuto vita facile (solo 5 i successi, di cui 2 indimenticabili: nel 1969, anno dello scudetto, e nel 2018, quando una zuccata di Pavoletti diede al Cagliari tre punti vitali per la salvezza). Un turno complicato, anche per il valore di una squadra viola che forse non starà attraversando una stagione felicissima ma che rimane una compagine temibile, con grandi individualità.
L'ANDATA IN SCIOLTEZZA
Era novembre quando forse il miglior Cagliari della stagione travolse la Fiorentina alla Sardegna Arena: cinque gol, alcuni dei quali stupendi, per costruzione ed esecuzione finale. Altri tempi, altri momenti: da quel giorno è cambiato il mondo. I rossoblù attraversavano un periodo straordinario, tutto sembrava facile, si giocava in scioltezza. Ma proprio il ricordo di quella giornata deve essere uno stimolo per la squadra diretta oggi da Walter Zenga; il Cagliari dovrà attingere alle sue risorse, alla qualità dei suoi interpreti principali, e anche alla leggerezza messa in mostra quel pomeriggio alla Sardegna Arena. Pur consapevoli della voglia di riscatto di una Fiorentina rinvigorita dalla vittoria sul campo di un avversario solido come il Parma.
VIOLA TEMIBILE
Rispetto a domenica scorsa, il tecnico Iachini ha annunciato diversi cambi, per fare prendere fiato ad alcuni dei suoi giocatori, affaticati dopo l'impegno di Parma. Probabile il ritorno dall'inizio di Chiesa, il pezzo di novanta dell'organico insieme a Ribéry. L'asso francese col giovane figlio d'arte compone una coppia di esterni con pochi raffronti in Serie A. Al centro poi c'è un altro giovane promettente, Cutrone, per un tridente affilato, con Vlahovic (doppietta all'andata) pronto all'uso. In difesa, non da poco la defezione di Pezzella, centrale argentino pericolosissimo sui calci piazzati. La Fiorentina naviga in acque tutto sommato tranquille, ma chiaramente aspira a riguadagnare qualche posizione in classifica e a finire meglio un campionato difficile. A cominciare da oggi.
VOGLIA DI LOTTARE
Nel Cagliari, Zenga dovrà ancora una volta fare la conta, soprattutto per la composizione della difesa. Fuori gli infortunati Ceppitelli e Pellegrini, oltre allo squalificato Carboni, con Pisacane comprensibilmente non ancora al meglio, il tecnico valuterà su quali elementi puntare. Ancora una volta a sparigliare le carte dovrà essere lo spirito di gruppo, la voglia di gettare il cuore oltre l'ostacolo e di arrivare sul pallone un attimo prima dell'avversario. Contro l'Atalanta lo spartito è stato rovinato dalla sollecita espulsione di Carboni, ma il Cagliari non si è tirato indietro e gli sforzi sono stati apprezzati dai tifosi. Oggi è richiesto di replicare quel tipo di prestazione, alzando i livelli di attenzione e cercando di colpire con azioni ragionate dove la lucidità giocherà un ruolo importante. Non ha senso fare tabelle da qui alla fine del campionato: bisogna soltanto fare affidamento sulla propria voglia di lottare e portare a casa quanti più punti possibile. Con lo stesso orgoglio e capacità di soffrire dimostrata nelle ultime gare.
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