
Senza paura
Il calendario del campionato, compresso come non mai, non permette di tirare il fiato. A pochi giorni di distanza dalla trasferta di Bologna, più che positiva sul piano del risultato e delle risposte che mister Zenga ha avuto dal gruppo, il Cagliari è chiamato di nuovo in campo. Alla Sardegna Arena scende una delle squadre più forti della Serie A, probabilmente la più in forma di tutte: l'Atalanta di Gian Piero Gasperini.
BERGAMASCHI IN GRAN FORMA
Sette vittorie nelle ultime sette partite, quattro su quattro dalla ripresa del campionato, con 13 gol segnati e 5 al passivo. Una marcia trionfale, per i nerazzurri: il trio d'attacco Ilicic-Zapata-Muriel è andato a bersaglio sinora complessivamente 43 volte, Gomez è il vero uomo squadra con i 15 assist confezionati, nessuno in A ha fatto meglio. Non solo grandi risultati: l'Atalanta, quando gioca come sa, è uno spettacolo di calcio moderno, con rotazioni degli attaccanti, grandi cambi di campo, pressing feroce preferibilmente condotto all'altezza della trequarti avversaria. Tecnica e fisicità, un cocktail letale. Al Cagliari tocca oggi una squadra in fiducia, sicura dei propri mezzi, fermamente decisa a continuare la serie positiva. In attesa della Champions.
CON KLAVAN E WALU
Il Cagliari se la gioca con una difesa incerottata. Incredibile la serie di infortuni che ha tolto di mezzo metà del reparto: prima Klavan, out per un guaio fisico; Pisacane, per una doppia frattura alle costole; poi Ceppitelli e Walukiewicz, vittime di fastidi muscolari, nel corso della stessa gara di Bologna. E meno male che Pisacane non è certo tipo da tirarsi indietro ed è andato in campo seppur sofferente, che Lykogiannis si è calato bene nella parte e il giovane Carboni sta dando ampie garanzie. In più, oggi starà fuori lo squalificato Pellegrini, oltre agli infortunati Pereiro e Oliva. Sarà pure inelegante citare le assenze, ma sono tante e ancora una volta però Walter Zenga si ritrova a dover fare esercizi di fantasia per schierare la sua linea di retroguardia. La lista dei convocati però ha fornito ottime notizie: Klavan e Walukiewicz hanno risposto presente. Disponibilità o no, il tecnico va avanti per la sua strada: chi andrà in campo dovrà dimostrare di essere all'altezza del compito e non far rimpiangere gli assenti. Ineccepibile. La mentalità giusta è questa: proseguire a giocare, fare affidamento sulle proprie forze, concentrarsi sul campo e dare il massimo per portare a casa la partita. Contro qualsiasi avversario, Atalanta compresa.
RIPENSANDO ALL'ANDATA
Certamente è azzardato eleggere la partita di andata a pietra di paragone, dato che è stata giocata in un contesto diverso, però il Cagliari scese a Bergamo col piglio della squadra che sa quel che vuole e come ottenerlo. L'espulsione di Ilicic facilitò il compito, ma i rossoblù erano già in vantaggio e padroni del campo. Una interpretazione tattica perfetta che dovrebbe ripetersi oggi. L'Atalanta può essere vulnerabile se presa in velocità, con verticalizzazioni oltre le linee che costringono i difensori a rapidi ripiegamenti o pericolosi uno contro uno. Sarà importante verificare quanta benzina avrà nel serbatoio la squadra rossoblù dopo le ultime, dispendiose gare. Gli attaccanti, in particolare, Simeone e Joao Pedro, hanno speso molto, l'argentino addirittura non è mai stato sostituito. I loro movimenti, così come i lanci dei centrocampisti e gli inserimenti degli esterni, saranno fondamentali per cercare di trovare spazio nel cuore della difesa bergamasca. Coraggio, leggerezza, sfrontatezza: sono dettagli indispensabile per stoppare la corsa della squadra di Gasperini.
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