
Zenga: "In campo con la nostra filosofia"
Sette vittorie consecutive, di cui l'ultima contro il Napoli: l'Atalanta che si presenta domani alla Sardegna Arena è uno degli avversari più pericolosi che potesse capire in questo momento. Il tecnico rossoblù Walter Zenga riconosce i giusti meriti ai bergamaschi ma il suo Cagliari è pronto a giocarsela alla pari. “L'Atalanta è una big. La sua grande forza sta nella mentalità: una volta centrato un traguardo, ne mette nel mirino un altro. Non ha mai cambiato la propria filosofia, nemmeno dopo l'inizio negativo del girone di Champions. Ecco, noi dobbiamo seguire questa strada: non dobbiamo pensare all'emergenza o al sistema di gioco: abbiamo la nostra filosofia che dobbiamo sempre seguire, altrimenti si rischia di creare confusione”.
IN CAMPO PER CERCARE IL MASSIMO
“Io vedo sempre ogni partita come un'opportunità. Domani affrontiamo una squadra eccezionale guidata da un bravissimo allenatore, ma scenderemo in campo per vincere. Come sempre. Altrimenti inutile anche giocare. Vogliamo fare la nostra partita, sappiamo quello che dobbiamo fare. Siamo ottimisti, sereni. Nei momenti di difficoltà dobbiamo fare ricorso al senso di appartenenza, pensiamo positivo. Sfruttiamo ogni caratteristica degli elementi della rosa”.
FIDUCIA NELLA SQUADRA
“Sono orgoglioso dei miei ragazzi e ho fiducia in loro. Potrei citare diversi episodi della gara di Bologna, giocatori che si sono sacrificati in ruoli inediti o hanno dato la loro disponibilità a giocare malgrado non stessero bene fisicamente. Abbiamo grande qualità: un centrocampo come il nostro credo l'abbiano in pochi; Simeone e Joao Pedro sono prolifici come poche altre coppie nella storia del Cagliari”.
LA FORZA DAL SETTORE GIOVANILE
“In tempi non sospetti ho detto che Carboni mi piaceva per applicazione e personalità, chiaro che va dato un occhio di riguardo al settore giovanile: se hai dei ragazzi bravi, devono giocare. Carboni ha trovato spazio anche per le indisponibilità di alcuni difensori ma si è fatto trovare pronto e io nelle mie scelte non mi faccio condizionare dall'età del giocatore”.