
Ritorno alla Sardegna Arena
Finalmente alla Sardegna Arena. A casa, anche se sarà una dimora vuota, senza i tifosi che la rendono viva ed accogliente per 90' e oltre. Arriva un ospite pericoloso: il Torino, rigenerato dalla vittoria scacciacrisi di martedì ai danni dell'Udinese. Ma anche il Cagliari ha ripreso vigore e fiducia, dopo il successo di Ferrara. Non solo per i 3 punti: la squadra ha risposto bene allo stop di Verona, ha mostrato carattere, determinazione e voglia di fare sua la partita. Sino all'ultimo. E alla fine i suoi sforzi sono stati premiati: non è azzardato dire che sia una di quelle vittorie che vale doppio.
TORO DA BATTAGLIA
Cliente scomodo, il Torino. Ha attraversato un momento difficile ma adesso sembra essersi ritrovata. Molte delle sue fortune passano attraverso il suo uomo chiave, Belotti: non è un caso se proprio lui ha segnato il gol della vittoria contro l'Udinese, con una conclusione di pura potenza. Il mister Longo, subentrato a Mazzarri in corso d'opera, aveva ultimamente impostato il Torino con la formula del doppio centravanti (Belotti-Zaza, sostenuto da Edera. L'ex attaccante del Sassuolo però non ci sarà, dunque vedremo se il tecnico ricorrerà ad un pari ruolo o sceglierà una diversa soluzione tattica. Certamente sarà un Toro da battaglia, deciso a continuare sulla strada intrapresa e a mettere in campo la sua tradizionale foga.
RADJA TORNA A DISPOSIZIONE
Nel Cagliari, Walter Zenga dovrà ancora una volta fare i conti con le assenze. La difesa è il reparto più tartassato: oltre a Pisacane, infortunatosi a Ferrara, non ci sarà nemmeno Klavan. Fortunatamente torna Luca Ceppitelli, a riprendere il suo posto nel cuore della retroguardia. Per un Birsa che salterà il confronto coi granata, rientra a disposizione Luca Cigarini. Tra i convocati, c'è Radja Nainggolan e questa è una splendida notizia per tutti. Inutile soffermarsi sulle qualità del giocatore belga, sia sul piano tecnico che su quello della personalità. Forse non sarà al massimo, dopo la lunga sosta, ma un elemento delle sue qualità è sempre meglio averlo, fosse anche per qualche minuto.
SFIDA DA VINCERE
Ricominciare la serie delle partite casalinghe con una vittoria, a sei mesi di distanza dalla famosa gara con la Samp, costituirebbe un'altra bella iniezione di fiducia per la squadra rossoblù, dopo quella di Ferrara. Il cammino è lungo, difficile, estenuante. Tutto concentrato nel giro di un paio di mesi. Perdere il passo è un attimo: per evitare il pericolo, testa bassa e grande ferocia agonistica nel conquistare ogni pallone. Per domare il Toro, ci vorranno dedizione e convinzione assolute, capacità di andare oltre i momenti difficili, gestire le energie con saggezza. Il caldo e la fatica accumulata nelle precedenti partite potranno ugualmente incidere. Una sfida di alto coefficiente di difficoltà, una sfida da vincere.
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