
Il Cagliari è campione d'Italia!
Adesso possiamo finalmente gridarlo forte: il Cagliari è campione d'Italia 1969-70! Il sogno dei tifosi rossoblù è divenuto realtà: è bastato superare 2-0 il Bari in uno stadio Amsicora caldo e appassionato come non mai per portare a casa il titolo con due giornate di anticipo sulla fine del campionato, approfittando della contemporanea sconfitta della Juventus contro la Lazio. Una giornata indimenticabile, vissuta con gli occhi fissi sul prato dell'Amsicora e le orecchie alle radioline, in attesa di buone notizie provenienti dall'Olimpico. Minuti che scorrevano lenti, interminabili, i battiti del cuore che acceleravano. Quindi l'esplosione di gioia liberatoria, al raddoppio di Chinaglia e a quello di Gori: il segnale dell'inizio della festa. Cagliari 42, Inter e Juventus 37: la classifica certifica il nostro trionfo ed è una vittoria limpida, cristallina, senza ombre: semplicemente, ha vinto la squadra più forte.
In vetta sin dalle prime giornate, il Cagliari ha condotto con la mano ferma di chi sa cosa vuole e come ottenerlo. Tutte le dirette concorrenti che strada facendo hanno provato a sbarrare il cammino ai rossoblù piano piano sono state distanziate; ultima ad arrendersi, la Juventus, protagonista di una spettacolare rincorsa ma stoppata nel tentativo di aggancio, nell'indimenticabile scontro diretto di Torino. Il Cagliari ha funzionato come una macchina perfetta: ha contato su una difesa bunker (soltanto 11 reti al passivo finora, finisse così sarebbe un record assoluto per i campionati a 16 squadre), è volato sulle ali di un attacco-boom, nobilitato dal magico tridente Domenghini-Gori-Riva. Quest'ultimo, con 19 gol, è il capocannoniere del torneo, ad un passo dal suo primato personale di 20 marcature: un fuoriclasse assoluto, leader designato anche della Nazionale pronta a partire per il Messico.
Oltre alle prodezze di Gigi, il Cagliari ha potuto contare sulle qualità di una rosa affiatata e bene assortita. La duttilità e l'intercambiabilità degli uomini ha permesso di superare alcuni sciagurati contrattempi capitati in corsa: ad esempio, l'infortunio di Tomasini, tra i migliori nel primo scorcio di campionato. Per sostituirlo, Scopigno è ricorso all'arretramento di Cera e il capitano ha risposto presente dando una rivoluzionaria interpretazione del ruolo: le sue avanzate portate in maniera costante hanno fatto sì che il centrocampo potesse contare su un uomo in più a sostegno.
Albertosi, Martiradonna, Zignoli; Cera, Niccolai, Tomasini; Domenghini, Nené, Gori, Greatti, Riva, Mancin, Poli, Brugnera e Nastasio, senza dimenticare il secondo portiere Reginato: questi sono gli uomini che hanno scritto una pagina leggendaria dello sport sardo. Tanti i meriti del tecnico Manlio Scopigno, il “Filosofo”, un personaggio mai banale, capace di gestire al meglio le risorse di una rosa ricca di giocatori dalla forte personalità. Ha pagato la decisione di puntare sulla responsabilizzazione: Scopigno ha così alleggerito la pressione e la testa dei suoi ragazzi, mentre sul piano tattico, oltre alla scoperta di Cera come libero, ha saputo rimescolare le carte a seconda del bisogno, aiutato anche dalla disponibilità e della polivalenza di molti giocatori. Impossibile poi non tributare il giusto onore ad un dirigente illuminato come Andrea Arrica: le sue scelte di mercato si sono rivelate azzeccate, ha portato in rossoblù giocatori di alto livello tecnico e funzionali al gioco della squadra. In modo particolare, Domenghini e Gori si sono subito integrati con Riva e hanno alzato la qualità complessiva dell'attacco e aggiunto soluzioni alternative ai gol del Bomber.
Una vittoria che diventa anche un evento di portata storica: per la prima volta lo Scudetto va ad una squadra del Sud.
𝙴𝚌𝚌𝚘 𝚕𝚊 𝚏𝚘𝚛𝚖𝚊𝚣𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚍𝚒 𝚘𝚐𝚐𝚒.
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𝙼𝚊𝚗𝚌𝚊 𝚞𝚗'𝚘𝚛𝚊 𝚊𝚕 𝚌𝚊𝚕𝚌𝚒𝚘 𝚍'𝚒𝚗𝚒𝚣𝚒𝚘!#5cudett0 #forzaCasteddu pic.twitter.com/GbeyNWwTdt
IL PREPARTITA E LA FORMAZIONE INIZIALE
I calciatori entrano in campo alle 15.25 accolti da uno scrosciante applauso da parte del pubblico che ha gremito lo stadio in ogni ordine di posti: oltre 30.000 i tifosi accorsi, in un soleggiato pomeriggio primaverile. Quattro bambini, in divisa rossoblù, offrono mazzi di fiori ai giocatori. Riva a sua colta si arrampica sulla recinzione e corre a lanciarli al pubblico: un gesto simbolico, quasi a condividere con i tifosi la speranza di quel che dovrà avvenire e una specie di omaggio per il sostegno e la vicinanza mostrati ai giocatori per tutto il campionato. Un elicottero sorvola l'impianto, 16 ragazze con le maglie di tutte le squadre che hanno partecipato alla Serie A 1969-70 fanno il giro di campo con uno stendardo rossoblù. Migliaia di palloncini rossi, blu, bianchi e verdi vengono lanciati in aria., Rispetto alla partita di domenica scorsa contro il Palermo, Mancin sostituisce Zignoli sul binario di sinistra, al posto dello squalificato Greatti gioca Brugnera.
Calcio d'inizio!
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Comincia Cagliari-Bari.#5cudett0 #forzaCasteddu pic.twitter.com/rp6sh7QU3X
SI PARTE!
Il fischio d'inizio dell'arbitro De Robbio è seguito da un boato. Il Cagliari parte subito forte. Al 3' Riva si libera di tre avversari, conquista il fondo e crossa rasoterra da sinistra in diagonale: deviazione provvidenziale di Spalazzi che metto fuori causa sia Gori che Domenghini. Al 7’ angolo di Brugnera, Domenghini corregge di testa per Riva che colpisce, ancora di testa: palla di poco a lato. Cagliari padrone del campo. Il Bari abbassa il baricentro, si gioca in spazi ridotti: gli assalti dei ragazzi di Scopigno si infrangono al limite dell’area. Riva è costantemente attorniato da tre avversari che a stento riescono a fermarlo. Per farlo si devono anche aggrappare alla sua maglia. Al 18’ cross lungo e teso di Gori, Riva in area sovrasta tutti: stacco imperioso, il numero 11 colpisce di testa, la palla sfiora il palo. Il Cagliari conquista una serie di punizioni dal limite, ma il risultato non si sblocca.
ALBERTOSI NEGA IL GOL A FARA
Bari pericoloso al 29’. Fara entra in area e tira dal limite, conclusione forte insidiosa, super parata di Albertosi che toglie la palla da sotto la traversa con una fantastica deviazione in corner. Immediato capovolgimento di fronte: Brugnera appena entrato in area scaglia un tiro di sinistro verso la porta. Vola Spalazzi sulla sua destra e respinge. Cagliari ancora in avanti, al 38' sugli sviluppi di un cross di Nené si accende una mischia gigantesca in area pugliese: palla che danza vicino alla linea di porta, ma nessuno degli attaccanti rossoblù riesce a spingere in rete e poi Muccini spazza. Il gol è nell’aria, l’Amsicora ribolle in un'attesa che appare infinita.
CI PENSA GIGI
Al 39’ ecco la rete tanto sospirata, ed è un gol da antologia di Riva! Punizione per il Cagliari da destra sulle trequarti di campo, se ne incarica Brugnera che mette al centro sul secondo palo. L’attaccante di Leggiuno compie un’autentica prodezza: si tuffa in avanti a mezza altezza staccando un metro da terra, incorna di testa alla destra di Spalazzi, tra palo e portiere.
E che gol... Cagliari spettacolare!
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Cagliari-Bari 1-0#5cudett0 #forzaCasteddu pic.twitter.com/S6KhKKcarH
Il ruggito dell'Amsicora è liberatorio. Reagiscono gli ospiti, ma è ancora strepitoso Albertosi con un duplice intervento: Diomedi tira da fuori area verso l'angolino, il portiere rossoblù vola e respinge, arriva Spadetto da un metro il gol sembra cosa fatta: Albertosi si rialza di scatto e con un guizzo ribatte. Riva, scatenato nel finale di tempo, riceve un pallone di tacco da Brugnera, si libera del suo diretto avversario e appoggia per Gori. L’attaccante riceve al centro dell’area, con una finta sbilancia Spimi e gira in rete: Spalazzi vola e intercetta. Si va al riposo sul risultato di 1-0.
Intervallo!
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Squadre al riposo, siamo avanti.#5cudett0 #forzaCasteddu pic.twitter.com/tNhe5lZQVQ
BUONE NOTIZIE DALL'OLIMPICO
Alle 16.39, mentre all'Amsicora si gioca il 9’ della ripresa, Enrico Ameri, la prima voce di “Tutto il calcio minuto per minuto”, prende la linea da Roma: la Lazio è passata in vantaggio contro la Juventus. Il Cagliari in questo momento è a +5 sui bianconeri, un distacco che sarebbe incolmabile. Un boato fa tremare gli spalti dell’Amsicora. La notizia mette le ali ai piedi anche ai giocatori rossoblù. Sale in cattedra Domenghini, autentico mattatore: intercetta e ruba palloni, facendo immediatamente ripartire la squadra. All’11’ cross di Niccolai, la traiettoria del pallone viene modificata dal vento e viaggia verso l’incrocio dei pali: provvidenziale l’intervento di Spalazzi che si rifugia in angolo. Batte da sinistra Domenghini, sponda di Riva, pressato da un difensore, Brugnera colpisce sporco in mezza girata, Spalazzi e il palo salvano il Bari.
IL CAGLIARI CERCA IL RADDOPPIO
Al 22’ Riva impegna Spalazzi con una “bomba di rara potenza”. Adesso è un assedio, il Cagliari cerca con rabbia la rete della sicurezza. Un minuto più tardi, al 23’, Domenghini riceve da Brugnera sulla trequarti campo, avanza e da limite dell’area calcia di sinistro: tiro violento, Spalazzi si oppone in tuffo mandando sulla faccia interna del palo. Intanto Ameri interviene da Roma, Favalli è stato espulso: la Juventus è in 10. Un nuovo boato scuote l’Amsicora. Al 30’, sono le 17.00 in punto. Ancora Ameri da Roma: rigore su Chinaglia. Il centravanti dal dischetto non sbaglia, la Juventus è sotto di due gol. I tifosi sardi sugli spalti sono in delirio. Non basta al Cagliari, che vuole chiudere i conti con i baresi: i rossoblù tentano la via del gol da ogni posizione, Nené va per due volte vicinissimo alla rete.
43' ST - Raddoppiooo
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Perla rara di #Gori.
Doppio vantaggio rossoblù!
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GORI BATTE SPALAZZI, ESPLODE LA FESTA
Ed eccolo, al 44’, il sospirato raddoppio: Gori, servito da Domenghini, scende sulla destra, salta Spimi con una finta, entra in area e calcia a botta sicura. È un tiro forte e preciso, un fendente in diagonale da destra a sinistra che si infila sotto l’incrocio.
Tutto il pubblico dell’Amsicora è in piedi, ubriaco di gioia: i tifosi si abbracciano, alcuni cedono alla commozione. Il triplice fischio di De Robbio è l'apoteosi, la gente entra in campo per festeggiare insieme ai giocatori li abbracciano e letteralmente li spogliano per portare a casa un souvenir di questa memorabile giornata. Oggi vale tutto: il Cagliari è Campione d’Italia! La festa può cominciare, in città e in tutta la Sardegna.
È finitaaaaaaaa!
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Vittoriaaaaaaaaaa!
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IL TABELLINO
CAGLIARI: Albertosi; Martiradonna, Mancin; Cera, Niccolai, Poli; Domenghini, Nenè, Gori, Brugnera, Riva (A disposizione Reginato, Nastasio). All.: Scopigno (In panchina Conti).
BARI: Spalazzi; Loseto, Zuckowski; Diomedi (27’ s.t. D’Addosio), Spimi, Muccini; Canè, Fara, Spadetto, Colautti, Pienti (A disposizione Colombo). All.: Matteucci.
ARBITRO: De Robbio di Torre Annunziata.
RETI: 39' pt Riva, 44' st Gori.
NOTE: Tempo splendido, leggero vento di maestrale, terreno in buone condizioni.
SPETTATORI: stadio gremito all’inverosimile, circa 30.000 di cui 14.000 abbonati e 13.772 paganti. Incasso 32.560.000. Ammonito Canè al 20’ del s.t. per gioco scorretto.
𝚂𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚌𝚊𝚖𝚙𝚒𝚘𝚗𝚒 𝚍'𝙸𝚝𝚊𝚕𝚒𝚊.
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𝙻𝚘 𝚂𝚌𝚞𝚍𝚎𝚝𝚝𝚘 𝚒𝚗 𝚂𝚊𝚛𝚍𝚎𝚐𝚗𝚊!#5cudett0 #forzaCasteddu pic.twitter.com/aDCMN20R2C