
Esame Roma
Dopo la sosta forzata di Verona, il Cagliari torna in campo per affrontare la Roma alla Sardegna Arena. Un avversario scomodo, pericoloso, in cerca di punti per riguadagnare posizioni utili alla qualificazione alla Champions. Ostacolo tosto ma i rossoblù tutto possono fare in questo momento tranne che soffermarsi sul nome e sulla qualità di chi si trovano di fronte. Bisogna recuperare il terreno perduto, e iniziare a farlo al più presto.
TECNICA E RITMO
L’impressione è che basti poco, una scintilla che rimetta in moto il meccanismo virtuoso che sino a dicembre aveva portato in alto la squadra di Maran; un episodio favorevole; un pizzico di fortuna, perché no, dettaglio spesso sottovalutato ma ingrediente fondamentale per ottenere risultati e che ultimamente, al di là di tutto, non è stata propriamente benevola. Ad esempio la serie di infortuni che hanno privato il tecnico di giocatori importanti e ridotto drasticamente le alternative e di conseguenza la possibilità di cambiare in corsa. Oggi, di fronte all’assenza per squalifica di Nandez, tornano a disposizione Nainggolan e Rog: col belga e col croato, è chiaro che il centrocampo assume una diversa fisionomia, in termini di tecnica e personalità. Ritorni a dir poco utili in una partita dall’alto coefficiente di difficoltà. Non soltanto corsa: ci vorrà un livello di tecnica superiore per uscire bene dal pressing e reimpostare con proprietà di palleggio, un ritmo e una intensità adeguata per contrastare i velocisti giallorossi. Attenzione a non lasciare spazio sulle fasce, dove la Roma può contare su interpreti di eccezione del ruolo, capaci di affondare e colpire, né tantomeno concedere il fianco alle ripartenze. Dzeko poi è il centravanti ideale, completo nei fondamentali e col fisico giusto per scardinare qualsiasi difesa, sia di potenza, sia con l’astuzia, muovendosi in modo tale da consentire gli inserimenti e i tagli dei compagni.
CONCRETEZZA OFFENSIVA
La Roma è forte in tutti i reparti, attacca e si difende bene, ma per caratteristiche e mentalità lascia giocare; tiene il baricentro alto, quindi negli spazi potrebbero esaltarsi i trequartisti rossoblù, da Joao Pedro a Nainggolan a Rog. Lo stesso Simeone, che nelle ultime settimane ha un po' patito l’assiduo controllo dei difensori avversari, avrebbe margine per le sue accelerazioni. Rapidità di esecuzione e concretezza offensiva serviranno come il pane per fare male ad una difesa romanista che conta alcuni pezzi da novanta.
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