Maran: “Ritroviamo sfrontatezza e leggerezza”

Maran: “Ritroviamo sfrontatezza e leggerezza”

Tra i 19 convocati per la trasferta di Brescia, mancano Cacciatore, Castro, Ceppitelli, Mattiello Pavoletti e Ragatzu. Per quanto riguarda Castro, il tecnico Rolando Maran afferma “Non si è allenato con regolarità, martedì a Milano ha chiesto il cambio. A Brescia abbiamo bisogno di giocatori al cento per cento”.

CALENDARIO COMPLICATO
“Per noi è un momento difficile ma è anche coinciso con un calendario particolare. Abbiamo affrontato due delle prime tre squadre della classifica e il Milan rinforzatosi con Ibrahimovic; a Udine invece si è persa una gara che non avremmo dovuto perdere. Comunque nell'arco di un campionato periodi del genere possono capitare: quando riesci ad uscirne, sei ancora più forte. Dobbiamo farlo alla svelta, ma non dimentico che un mese fa contro la Lazio abbiamo giocato una gara straordinaria e noi siamo sempre questi, non siamo cambiati. Ecco, forse mi piacerebbe rigiocare questa partita contro i biancazzurri: ha lasciato qualche scoria che stiamo cercando di eliminare”.

VOGLIA DI SVOLTARE
“Non vogliamo nasconderci, negli ultimi tempi abbiamo subito alcuni gol che hanno cambiato gli equilibri delle partite. Gli errori non riguardano soltanto la difesa, dobbiamo ritrovare quella sfrontatezza e leggerezza che ci ha accompagnato in questo cammino. Sono episodi che dobbiamo portare dalla nostra parte, sappiamo ciò che creiamo va valorizzato. Basta poco per cambiare l'inerzia, noi dobbiamo essere consapevoli che questo deve essere il momento per svoltare. Possiamo e sappiamo cambiare marcia, conservando quella identità che ci ha portato dove siamo adesso, al sesto posto in classifica. Lo voglio io e lo vogliono i ragazzi, i primi a soffrire di questa situazione”.

LE INSIDIE DEL BRESCIA
“Il Brescia ha una identità precisa, è andato in difficoltà quando non ha trovato continuità nel sistema di gioco; col ritorno di Corini ha trovato le capacità di essere in partita. Nell'ultima gara è stata sfortunata, ha preso gol in ogni episodio. Ha vinto un campionato, si porta dietro la consapevolezza delle sue qualità. In ogni caso, al di là del rispetto dovuto all'avversario, dobbiamo concentrarci su quello che possiamo fare noi”.

RIPRENDERE A SOGNARE
“Non mi piace piangermi addosso. È evidente che se le sconfitte fossero state diluite nel tempo avremmo avuto un entusiasmo incredibile; il calcio non ha memoria, abbiamo creato una euforia che ha fatto sognare. Dobbiamo avere la capacità di coltivare questi sogni, sino ad un mese fa abbiamo fatto divertire tutti quanti. Cerchiamo di ricompattarci e di tornare a fare le cose che facevamo prima, per ridare ai tifosi l'entusiasmo che regnava sino a poco tempo fa”.