
Giro di boa
Si chiude il girone di andata e comunque vada oggi contro il Milan, il Cagliari ha la certezza di terminarlo al sesto posto. Un piazzamento prestigioso, ma un risultato che va preso come un punto di partenza da consolidare. C'è tutto un girone di ritorno da giocare; al di là di quel che dirà la classifica a fine maggio, c'è la consapevolezza che i rossoblù dovranno sudarsi il diritto di rimanere tanto in alto. Se è vero che gli ultimi risultati non sono stati favorevoli, è altrettanto lampante che 29 punti siano un bottino insperato, da applausi; giusto per fare un piccolo confronto, il Cagliari alla vigilia della diciannovesima giornata della stagione passata aveva raggranellato 20 punti che valevano il tredicesimo posto. Un +9 assolutamente indicativo dei progressi fatti registrare dal team di Maran.
MILAN CON IBRA IN AVANTI
I rossoblù oggi hanno l'occasione di fare ancora meglio e confermare le distanze sulle inseguitrici. L'avversario non è tra i più comodi: il Milan che avrà anche incontrato problemi in corso d'opera ma che sul piano puramente tecnico non ha troppo da invidiare alle big del campionato. Una squadra galvanizzata dal recente arrivo di Ibrahimovic, un campione immune alla legge del tempo, che si propone come punto di riferimento naturale della manovra rossonera. Un Milan ancora alla ricerca della sua identità che però può fare male in qualsiasi momento grazie alle giocate dei singoli e che tra i pali schiera il portiere della Nazionale. Sarà interessante constatare come Stefano Pioli disporrà la sua squadra da contrapporre al modulo ad albero di Natale utilizzato da Maran. Probabile il ricorso al semplice 4-4-2, con Ibrahmovic perno centrale sul quale montare buona guardia. Ancora meglio sarebbe tagliare i rifornimenti al gigante svedese, impedendo che possa ricevere palloni da difendere adoperando la sua dirompente fisicità e rigiocare con la nota abilità.
RECUPERARE I MECCANISMI
Il Cagliari deve recuperare i suoi meccanismi collaudati, inceppati dopo l'amaro finale della gara contro la Lazio. La botta è stata pesante da assorbire specie sotto il profilo psicologico; a Udine si è pagato un errore difensivo evitabile, a Torino la Juventus si è semplicemente dimostrata più forte. Col Milan la squadra è chiamata a dare una risposta netta, decisa, di tecnica e cuore. La partita andrà affrontata tenendo in mente il valore dell'avversario ma anche le qualità dei rossoblù che proprio sul piano del gioco finora hanno duellato alla pari contro le grandi del campionato, eccezion fatta forse per la gara di lunedì scorso. Una sicurezza nei propri mezzi unita ad una sana spregiudicatezza che va confermata davanti al banco di prova Milan. Tenere il ritmo alto per smontare i palleggiatori rossoneri, pressare alti per impedire che il pallone possa venire lanciato verso il totem svedese, conservare la freddezza una volta arrivati davanti a Donnarumma; dettagli di una partita da interpretare nel modo giusto, sapendone districare i fili e leggere bene i vari momenti all'interno di un contesto complicato ma non certo impossibile. Perlomeno non per il Cagliari ammirato in autunno, capace di rifilare cinque gol alla Fiorentina e recuperare situazioni difficili se non già compromesse. La quota 29 inizia ad essere sin troppo pesante: occorre fare passi in avanti per schiodarsi da li e procedere per poi prepararsi al giro di boa.
COME SEGUIRE LA GARA
Potrete seguire la web-cronaca di #CagliariMilan sul nostro sito e sull'app ufficiale disponibile per iOS e Android. Aggiornamenti in tempo reale e contenuti esclusivi dalla Sardegna Arena su Facebook, Twitter e Instagram.