Maran: “Sfruttiamo l'entusiasmo”

Maran: “Sfruttiamo l'entusiasmo”

Ventitré i rossoblù per la partita col Sassuolo, assente Castro per un affaticamento, oltre allo squalificato Olsen e agli infortunati Birsa e Ceppitelli. Nandez in rifinitura ha rimediato una forte contusione al piede: gli accertamenti effettuati hanno dato esito negativo, l’uruguaiano partirà regolarmente con la squadra. Il Cagliari arriva all'appuntamento in Emilia con tanto entusiasmo dopo le due vittorie contro la Sampdoria alla Sardegna Arena, come afferma il tecnico Rolando Maran. “Per noi è stata una bella settimana, abbiamo vinto una bella partita in campionato e passato poi il turno di Coppa. Ci siamo regalati gli ottavi superando un'altra squadra di Serie A che ha affrontato seriamente l'impegno. La gara di Coppa mi è servita per avere la conferma di quanto siano pronti i giocatori utilizzati con meno frequenza una volta chiamati in causa; è stata la prova della partecipazione di tutta la squadra a questo percorso. Due vittorie che ci danno grande soddisfazione e spinta”.

SETTIMANA CORTA
“Tre partite in sei giorni sono quantomeno un fatto inusuale. Non per questo dobbiamo spaventarci. Andremo a Reggio Emilia con lo stesso atteggiamento di sempre, con la voglia di essere protagonisti, artefici del nostro destino dentro la partita. Per la scelta della formazione dovrò valutare un po' tutto, sicuramente abbiamo avuto poco tempo per recuperare dalle fatiche delle due partite contro la Sampdoria”.

SASSUOLO TEMIBILE
“Una squadra dal grande potenziale, una delle poche che è riuscita nell'impresa di cogliere punti sul campo della Juventus e che quindi sarà galvanizzata da quel risultato. Il Sassuolo su un telaio collaudato ogni anno innesta giocatori di qualità; un avversario senz'altro temibile, dovremo essere bravi a capire i vari momenti della gara, così come è accaduto in altre circostanze. Difficile comunque fare accostamenti con le partite precedenti, sono convinto che ogni match faccia storia a sé”.

I DUE MISTER
“Non credo che io e De Zerbi siamo due allenatori con una filosofia agli antipodi. Penso che spesso si diano delle etichette agli allenatori che non corrispondano al vero. Gli allenatori portano avanti le proprie idee e cercano di sfruttare al massimo il potenziale che hanno a disposizione”.