Notturna al Via del Mare

Notturna al Via del Mare

Di nuovo in campo dopo la terza sosta prevista dal calendario di campionato. Al Cagliari tocca chiudere il programma della giornata numero tredici. I rossoblù si recano a Lecce, contro una neopromossa che sin qui si è ben comportata: 10 punti non sono pochi. Meglio in trasferta, la squadra salentina, capace di vincere a Torino e pareggiare a Milano; ma anche allo stadio di Via del Mare i giallorossi, pur non avendo ottenuto ancora i 3 punti, si sono fatti rispettare, bloccando sul pari addirittura la Juventus. Un avversario quindi da prendere con le molle e che merita il massimo rispetto.

QUELL'ATTEGGIAMENTO VINCENTE
Il Cagliari difende la sua imbattibilità in trasferta, un dato significativo: secondo la mentalità trasmessa dal tecnico Rolando Maran la squadra si esprime allo stesso modo in casa e in trasferta, magari con qualche accorgimento particolare che non stravolge il senso del discorso. Se la sosta sarà servita per ricaricare le batterie oppure avrà spezzato il ritmo ad una formazione lanciatissima potrà dirlo soltanto il campo. Vero che in queste due settimane si è accumulato qualche acciacco: Nandez, Castro, Faragò, Pisacane, per arrivare agli sfortunati Pellegrini, Ragatzu e Birsa. Del resto l’abbondanza e la qualità della rosa permettono anche di surrogare gli assenti senza che il rendimento generale ne risenta. La cosa fondamentale sarà, come sempre, al di là di chi verrà schierato, mettere in campo lo stesso furore agonistico ammirato nelle ultime uscite. L’atteggiamento farà la differenza, la voglia di vincere e di pensare che da ogni pallone vagante possa dipendere il risultato della partita. La Fiorentina è stata tramortita dal pressing, dalla rapidità e dal ritmo impresso dai rossoblù; forse pretendere uno spettacolo del genere ad ogni gara sarebbe essere troppo esigenti verso una squadra che sin qui ha fatto strabuzzare gli occhi a tifosi e spettatori neutrali, senza mettere in conto i differenti copioni tattici e l’imprevedibilità insita nel gioco del calcio. Un Cagliari affamato però è in grado di fare risultato anche a Lecce e cominciare nel modo migliore una fase del campionato teoricamente abbordabile, in attesa di chiudere il girone contro Juventus e Milan.

IL LECCE DEGLI EX
I salentini, come detto, sono squadra da non sottovalutare. Non fa le barricate, il tecnico Liverani (da ragazzo stella della Primavera del Cagliari) ha conservato dal passaggio dal campo alla panchina lo stesso gusto per la manovra in verticale, condotta a palla bassa. Quindi il gioco al centro del progetto. In avanti occhio a Lapadula, attaccante sempre pericoloso che ha ritrovato lo smalto di due anni fa, quando fu fiero avversario del Cagliari nella lotta alla promozione con la maglia del Pescara; saranno assenti i suoi partner d'attacco designati, Falco e Babacar. Poi i grandi ex: Diego Farias, innanzitutto, ma anche Rossettini, Tachtsidis, Gabriel, Tabanelli, Vigorito e il cagliaritano Marco Mancosu, prodotto del vivaio in gol al debutto in A coi rossoblù, comunque oggi indisponibile. Giocatori di valore che daranno il massimo per cercare di farsi rimpiangere e portare a casa la prima vittoria casalinga stagionale. Spetta al Cagliari azzerare la forza dei pugliesi, sospinti da una tifoseria calda e appassionata; riprendere la marcia sarebbe un altro segnale positivo in un campionato sin qui esaltante.

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Per i tifosi rossoblù in città, appuntamento al Cagliari 1920 Store del Largo Carlo Felice per guardare tutti insieme la partita.