
Sfida ai granata
Una settimana magnifica per il Cagliari: la vittoria sulla Spal ha portato i rossoblù sul quinto gradino più alto della classifica e ha suscitato i consensi unanimi da parte degli osservatori. Adesso però viene il difficile, confermarsi. Anzi, proseguire la striscia positiva (sei risultati utili consecutivi) e ribadire i progressi di gioco e di mentalità emersi nelle prime fasi del campionato. Tre partite in sette giorni, un tour de force che potrà aiutare a focalizzare obiettivi e possibilità della squadra in questa stagione.
LA VOGLIA DI RIVINCITA DEL TORO
Si comincia a Torino, sul campo del granata. Un'arena rovente, contro un avversario leggermente attardato in classifica e che si presentava alla nuova Serie A con dichiarate ambizioni di far bene. Del resto la qualità non manca certo, nella rosa di Walter Mazzarri. Soprattutto in avanti, dove la potenza e il fiuto del gol di Andrea Belotti, centravanti della Nazionale, si sposa con la tecnica e la rapidità negli spazi dell'altro azzurro Zaza. Di alto livello anche la batteria degli esterni offensivi, in primis Iago Falque. In porta, il sardo Sirigu, secondo di Donnarumma in Nazionale, attraversa un momento d'oro della carriera. Ma è tutto il complesso che merita rispetto. Il Torino andrà in campo con tanta voglia di riscatto, sospinto da un pubblico fedele e appassionato come pochi. Foga agonistica e determinazione per arrivare al risultato pieno. Il Toro è una delle squadre più fisiche del campionato. Al Cagliari il compito di bloccare le peculiarità dei granata, contrapponendosi con le stesse armi; in più, dovrà esserci la sicurezza manifestata in altri campi minati, come Napoli e Roma. Una consapevolezza nei propri mezzi che permette di superare indenni i momenti di tempesta per poi ripartire, certi di poter fare male.
CONFRONTO A VISO APERTO
Rolando Maran ha recuperato tutti gli effettivi a sua disposizione. L'emergenza che aveva colpito il settore degli esterni di difesa è passata, con Mattiello di nuovo a disposizione e Lykogiannis e Cacciatore prossimi al rientro. L'innesto di Paolo Faragò si è dimostrato vincente: impiegato da laterale basso, l'ex novarese è stata una delle armi vincenti nel bel successo contro la Spal, al di là del gol segnato. Una prova confortante, anche sul piano fisico atletico, un “rinforzo autunnale” che va ad aggiungersi ad un organico ottimo e abbondante. Servirà molto lavoro sugli esterni per togliere i rifornimenti a Belotti, obbligata valvola di sfogo degli attacchi granata. Ogni cross proveniente dalle fasce può diventare pericoloso, dato che il centravanti si getta su tutti i palloni ed è abile nell'inventarsi anche acrobazie ad alto coefficiente di difficoltà. Dato un occhio particolare ai giocatori più insidiosi comunque dovrà essere il solito Cagliari, con voglia di correre e pressare alto, secondo l'identità ben precisa trasmessa da Maran. Una squadra che non teme di giocare accettando pure il confronto faccia a faccia ma che non apre in modo sciagurato territori per gli avversari. Il segreto è l'equilibrio tra circospezione e sana spregiudicatezza, un punto sul quale Maran batte con insistenza. E attenzione al "tesoretto" in panchina, dove scalpitano elementi di grande valore sin qui forzatamente sacrificati alla ragion di squadra.
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