
Nuovo test in trasferta
Trasferta ostica e complicata, non impossibile. Il Cagliari scende nell’arena dell’Olimpico per affrontare una delle novità più interessanti del campionato, la Roma pilotata dal portoghese Paulo Fonseca. Il coefficiente di difficoltà è alto ma forse per questo ancora più stimolante. Dopo Inter e Napoli, il Cagliari se la vede con un’altra grande, dalle dichiarate ambizioni; finora i rossoblù, risultati a parte, se la sono cavata bene, subendo a tratti la pressione avversaria ma allo stesso tempo interpretando le partite in modo coraggioso, senza rimanere in trincea cercando di limitare i danni. La squadra di Rolando Maran oggi è chiamata ad un’altra gara di questo tenore, per atteggiamento e mentalità. Entrare in campo all’Olimpico con remore o paure inconsce, significherebbe già partire col piede sbagliato.
ROMA-MIX
Per quanto si è visto nelle prime battute stagionali, la Roma è un mix di innovazione, con le idee tattiche e dichiaratamente offensive portare dal suo mister, e tradizione, perché Fonseca ha dimostrato di essere tutto tranne che un integralista. La qualità della rosa giallorossa non è in discussione, anche se oggi mancheranno elementi del livello di Lorenzo Pellegrini (vero punto di riferimento sia per la Roma che per la Nazionale nel primo scorcio di stagione), Florenzi, Mkhitaryan e Zappacosta. Buona parte del peso dell’attacco verte sulle ampie spalle di Edin Dzeko, formidabile cannoniere e altrettanto efficace apripista per il dialogo e gli inserimenti dei compagni. Bloccare lui equivarrebbe a mettere a segno un dettaglio importante; tagliargli i rifornimenti ancora meglio, vorrebbe dire disinnescare il terminale offensivo delle azioni giallorosse. Ma restano sempre Zaniolo, Veretout, Cristante e altri: gente che bisogna neutralizzare giocando di squadra, l'uno per l'altro, evitando vuoti e pause. Il Cagliari ha già fatto vedere di poterlo fare.
LA SQUADRA COME UN BLOCCO UNICO
Limitarsi ad una difesa passiva, come detto, sarebbe una foglia di fico destinata a cadere presto. I rossoblù dovranno provare a ribattere colpo su colpo. In attacco Maran potrà contare sulla versatilità e le soluzioni proposte dal suo tandem d’attacco, Simeone-Joao Pedro; sulla forza della sua difesa, battuta domenica soltanto da uno sfortunato infortunio; dalle alternative di qualità per un centrocampo con pochi rivali in Italia. Tre reparti che fanno massa compatta che si muove come un blocco unico, secondo i desideri di tutti gli allenatori del mondo. Possiamo anche aggiungerci, perché no, la sana voglia di rivalsa sportiva degli ex: Nainggolan, Olsen e Pellegrini. Un Cagliari che ha le sue fiches da giocarsi sul tappeto verde dell’Olimpico, un campo che ultimamente non ha portato molta fortuna: l’ultimo successo risale al 2013, fu un pirotecnico 4-2. Andare alla sosta con un risultato positivo, oltre che dare un piccolo lifting alla classifica, coronerebbe una seconda mini fetta di campionato iniziata dopo la prima pausa e che ha visto la squadra rossoblù ottima protagonista. Durante il break Maran potrà lavorare ancora più in profondità su una rosa assemblata in corsa per forza di cose ma che già finora ha dato buone soddisfazioni. Nel frattempo, sotto con l'Olimpico.
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