
Cercando il poker
La Sardegna Arena apre le sue porte di tardo pomeriggio. Nella sesta giornata di campionato il Cagliari affronta l’Hellas Verona, matricola a caccia di punti per blindare la salvezza, obiettivo di stagione. Per tanti motivi, i rossoblù si trovano davanti ad un esame ancora più difficile rispetto a quello di mercoledì a Napoli. Bisognerà approcciarlo nel modo giusto ed essere bravi a incamminarsi lungo la strada migliore per superarlo a pieni voti. Non sarà un compito semplice.
IN CAMPO CON LA STESSA MENTALITÀ DI NAPOLI
La vittoria colta al San Paolo ha dato fiducia e infuso nuovo entusiasmo all’ambiente. Terza vittoria consecutiva, 9 punti, quarto posto in classifica appaiati a squadre come Napoli e Torino, che partivano ad inizio stagione con ben altri obiettivi. Ce n’è abbastanza per essere contenti, anche in considerazione del brutto avvio di campionato; non per essere paghi. La strada è ancora lungo e piena di ostacoli, continuare a correre è un obbligo. Cedere alle lusinghe dell’adulazione di chi ritiene la gara di oggi una formalità sarebbe un errore imperdonabile. Per battere l’Hellas Verona e portare a casa la quarta vittoria di fila il Cagliari dovrà porre subito nell’album dei ricordi la gara di mercoledì, come se non si fosse giocata; ma al contempo proporre sul campo la stessa mentalità, positiva, con tanta voglia di lottare e sacrificarsi l’uno per l’altro. La squadra pian piano sta trovando una sua fisionomia, seppure azzoppata dai tanti contrattempi che hanno stoppato alcuni suoi uomini di spicco. I giocatori sono troppo navigati per non stare all’erta dinanzi ai pericoli della Serie A; sanno bene che la scena tattica sarà completamente ribaltata rispetto a mercoledì. Al San Paolo il Cagliari, dato per sfavorito, aveva poco da perdere. Era il Napoli a dover fare la partita, ai rossoblù si chiedeva di giocare con la testa sgombra, prestare la massima attenzione e restituire i colpi approfittando di un eventuale sbilanciamento degli avversari. Oggi alla Sardegna Arena toccherà al Cagliari trovarsi davanti il muro di una squadra attenta a non scoprirsi ma non per questo passiva e arrendevole; al contrario, l’Hellas proverà a piazzare l’acuto decisivo, tenendo in mente quanto riuscì al Brescia alla prima giornata. Non è passato troppo tempo ma in realtà sembra trascorsa un’eternità; era un Cagliari in rodaggio, che perse Pavoletti dopo nemmeno mezz’ora di gioco, senza Rog, Olsen e Simeone.
PARTITA “SPORCA”
Al limite si può pensare ad un minimo di stanchezza: la gara di mercoledì ha richiesto tesori di energie, sia sotto il profilo agonistico e fisico che mentale. L’Hellas invece, guidata dal vecchio amico-nemico Juric, condottiero del Crotone nell’anno della promozione rossoblù, ha giocato martedì a Udine, quindi ha goduto di un giorno in più di riposo. A Rolando Maran la cernita dei dei giocatori più pronti per la scelta della squadra da mandare in campo. Forse non sarà la gara più spettacolare della stagione: Maran nella conferenza stampa della vigilia l'ha prevista come “sporca”, un aggettivo che la dice lunga. Non si giocherà di fioretto, al bando i ricami tecnici e l'estetica perché l'avversario difficilmente lo permetterà. Pensiamo a dipingere il quadro; per allestire la cornice ci sarà tempo e modo.
COME SEGUIRE LA GARA
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