Notturna di lusso

Notturna di lusso

La quinta tappa del romanzo del campionato è tra le più complicate per il Cagliari. I rossoblù, nel turno infrasettimanale, scendono nell’arena del San Paolo, per vedersela con una delle squadre più forti della Serie A, che non nasconde le sue velleità europee. Il Napoli di Carlo Ancelotti procede sul doppio binario, campionato e Coppa, con una giustificata sicurezza nei propri mezzi. Nell’esordio stagionale in Champions ne ha fatto le spese nientemeno che il Liverpool campione d’Europa in carica, mentre nell’ultimo impegno di campionato gli azzurri sono andati a vincere largamente a Lecce, sul campo di una squadra gasata dalla vittoria di Torino. Sin qui il Napoli ha ceduto soltanto alla Juventus, in maniera rocambolesca dopo essere riuscito a rimontare tre gol, dettaglio che la dice lunga sulla qualità tecnica e sul carattere del complesso. Praticamente infinita la gamma di soluzioni offensive di cui può disporre Ancelotti, senza contare il valore individuale dei singoli. Non è un caso se il Napoli sin qui ha segnato 13 gol, miglior attacco del torneo.

DIFENDERSI ATTACCANDO
Insomma: partita segnata, da 1 fisso in schedina? No, perché il Cagliari può tranquillamente giocarsi le sue carte anche al San Paolo, anche contro un avversario affamato e poco disposto a cedere punti. Lo dimostra la partita giocata l’anno scorso: tutt’altro contesto, vero, ma i rossoblù furono all’altezza della situazione e dovettero cedere soltanto in pieno recupero per un rigore molto discutibile. Occupazione degli spazi, corsa a tutto campo ma con saggia distribuzione delle energie, pressione alta sui portatori di palla: così il Cagliari riuscì ad imbavagliare il Napoli per buona parte della gara. E, naturalmente, massima attenzione alle giocate individuali che in un attimo possono riscrivere la storia della partita e mandare all’aria 90’ di testarda applicazione. Ma il Cagliari non dovrà limitarsi ad azzerare le fonti di gioco altrui, dovrà invece proporsi in avanti con continuità e cercare a sua volta di fare male. La retroguardia partenopea schiera elementi di primo grado (una coppia centrale formata Manolas-Koulibaly ha pochi eguali in Serie A), però non è imperforabile: secondo le statistiche sono già 8 i gol al passivo, anche considerando che 4 sono venuti dall’attacco della Juventus. Ci vorrà rapidità nel ribaltare l’azione, sviluppare la manovra sugli esterni, come insegna la partita col Genoa. In Giovanni Simeone Rolando Maran ha trovato il miglior sostituto possibile per Leonardo Pavoletti: contro il Napoli tra l’altro l’attaccante argentino ha segnato una tripletta, poco più di un anno fa. Joao Pedro, considerando anche la rete di Parma, è andato a bersaglio 3 volte in 4 partite: gli attaccanti sono in condizione.

CERCANDO L'IMPRESA
Un risultato positivo al San Paolo sarebbe carburante utile da far bruciare in vista del secondo diretto casalingo, domenica alla Sardegna Arena contro l’Hellas. Una partita da vincere ma alla quale si penserà a tempo debito: giusto pensare gara dopo gara, il presente parla del Napoli ed è un impegno da onorare con la consapevolezza di poter strappare un risultato insperato e di grande prestigio.

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