
Simeone: "Vogliamo fare qualcosa di grande”
Tempo di presentazione ufficiale per Giovanni Simeone, all'indomani dell'esordio con la maglia rossoblù. La prima alla Sardegna Arena non è andata bene per quanto riguarda il risultato, ma la voglia di combattere del “Cholito” è forte e gli obiettivi sono ambiziosi.
SU CAGLIARI-INTER
"Dispiace non avere fatto risultato contro l'Inter. Ho cercato di farmi trovare pronto, devo dire che sono contento di come abbiamo giocato, mi ha colpito l'entusiasmo visto allo stadio e nello spogliatoio in questi primi giorni di lavoro".
QUALE RUOLO?
"Mi piace giocare dentro l'area, vicino alla porta, questo è quello che cerco di fare, anche se non disdegno l'andare in profondità e l'aiutare i compagni venendo dentro il campo a fare le sponde. In passato ho affiancato una prima punta come Pavoletti, al Genoa, ed è davvero un peccato che Leonardo si sia fatto male, sia perché avrei voluto giocare con lui sia perché è un ragazzo splendido oltre che un calciatore fantastico".
VOGLIA DI RISCATTO
"A Genova segnai 12 gol in una stagione, poi 15 con la Fiorentina. La seconda stagione in viola non è andata per verso il giusto, ci si aspettava di più da me. Ora sono a Cagliari perché voglio dimostrare tutto il mio valore”
SOGNO NAZIONALE
Il sogno di ogni bambino è quello di vestire la maglia della propria Nazionale, ho potuto realizzarlo nei primi sei mesi della scorsa stagione segnando all'esordio e chiaramente un obiettivo è tornarci. L'ultimo periodo di difficoltà realizzativa mi ha insegnato tanto, sicuramente sono cresciuto, Cagliari è una tappa importante anche sulla strada verso l'Albiceleste".
NEL NOME DEL PADRE
"L'anno scorso è venuto qui per l'amichevole con il suo Atletico Madrid, è stato subito molto contento dell'ipotesi Cagliari, essendo una squadra con una grande storia e uno splendido presente. Si tratta di un'ottima opportunità".
ASTORI, UN LEGAME SPECIALE
"Con lui ho e abbiamo vissuto momenti indimenticabili, che mi porterò dietro ogni giorno e per sempre. Ho pensato tanto a lui sull'aereo che mi portava in Sardegna, lo ascoltavo come un bambino fa davanti al padre, parliamo di un uomo la cui grandezza era rappresentata da semplicità e trasparenza".
CORTE SERRATA
"La scelta è stata semplice, quando il Presidente, il Direttore sportivo, l’allenatore ti cercano con insistenza diventa automatico trovare un'intesa. Qui ci sono entusiasmo e aspettative, ma anche calciatori forti in grado di sostenerle. Vogliamo fare qualcosa di grande, l'obiettivo è combattere su ogni pallone in ogni partita, penso che contro l'Inter si sia visto lo spirito giusto".