
Si comincia!!!
Finalmente pronti al via. Il campionato di Serie A è iniziato ieri, con gli anticipi che hanno visto in campo le prime due squadre dello scorso torneo, Juventus e Napoli. Stasera tocca ai rossoblù: alla Sardegna Arena scende il Brescia, neopromossa orfana dell’acquisto boom Balotelli, ma tutt’altro che remissiva o rassegnata a fare la parte della vittima sacrificale. È il primo di una lunga serie di scontri diretti, di quelli che valgono doppio. Dovuto il giustificato e necessario rispetto alla formazione di Eugenio Corini,il Cagliari vuole subito iniziare ad intascare punti, in quella che i tifosi sognano come una stagione speciale, dove verranno celebrati insieme il Centenario della fondazione della Società e il Cinquantenario della conquista dello scudetto.
CAGLIARI DETERMINATO E DUTTILE
La campagna acquisti ha riscosso i consensi di tutti gli osservatori. Sono arrivati giocatori in grado di migliorare sensibilmente la squadra; elementi di statura internazionale, nazionali nelle rappresentative dei loro rispettivi paesi, abituati a giocare Mondiali, Europei e le Coppe continentali. Ultima ciliegina, il ritorno di Luca Pellegrini, la scheggia sulla fascia, rivelazione dell’anno passato. L’organico a disposizione di Rolando Maran è ottimo e abbondante, con robuste alternative in tutti i reparti. La bontà della squadra si è ammirata pure domenica scorsa, nell’impegno di Coppa Italia contro il Chievo. D’accordo, era solo Coppa Italia, al cospetto di una compagine appena retrocessa (ma in grado comunque di dare apprensioni a chiunque); però il Cagliari della prima mezz’ora è stato entusiasmante fluidità della manovra e voglia di vincere. La malaugurata espulsione di Rafael, sostituto di Cragno, ha rovinato i piani di Maran, ma anche costretta ad interpretare un altro scenario, la truppa rossoblù non si è certo scomposta, anzi, ha capito in fretta la situazione e mostrato di trovarsi a proprio agio nella lettura di un altro copione tattico: cambiare atteggiamento in corso d'opera, un dettaglio fondamentale per salvare la pelle in Serie A. Contro il Brescia, davanti ai propri tifosi che hanno circondato la squadra col loro affetto, ci si augura di vedere lo stesso Cagliari: deciso, determinato, concentrato, che sa quel che vuole e come ottenerlo. Rispetto a domenica, Maran dovrà fare a meno di Rog, squalificato, ma sono pronti altri giocatori, per non fare rimpiangere il croato, tra i migliori in campo contro il Chievo. Freme Nandez, un altro acquisto attesissimo; Castro muore dalla voglia di recuperare il tempo perduto; Deiola non è certo un semplice ripiego. In attacco, Pavoletti vuole sfatare il piccolo tabù dell’astinenza della prima giornata di campionato e Joao Pedro attraversa un grande periodo di forma e di precisione chirurgica sotto porta.
BRESCIA, L'ENTUSIASMO DELLA MATRICOLA
Le Rondinelle si presentano con molte assenze. Ci sarà l’ex capitano rossoblù, Daniele Dessena: un motivo in più per stare attenti alla forza del gruppo forgiato da Corini in una dura stagione di B. Gli ospiti giocheranno con la testa libera, sollevati da ogni responsabilità. La manovra passerà inevitabilmente per i piedi del gioiellino Tonali, sostenuto da un altro ragazzo interessante, Dimitri Bisoli, figlio d'arte di un ex sempre caro ai colori rossoblù. In avanti, Donnarumma sarà anche a digiuno di Serie A, ma nelle divisioni inferiori ha segnato gol a grappoli e merita un doppio occhio di riguardo. L'entusiasmo della matricola contro una squadra che vuole stupire: per il Cagliari, un bel test in quella costruzione del DNA voluto da Maran. Ci sarà da divertirsi.
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