
Notte di Coppa
Da oggi si fa sul serio. La scorpacciata di amichevoli, di lusso e meno prestigiose, utili per formare l'amalgama delle squadre e accrescere il minutaggio nelle gambe dei giocatori, è ormai alle spalle. Questa sera contro il Chievo alla Sardegna Arena c'è in palio qualcosa di tangibile, il passaggio del turno di Coppa Italia: uno spartiacque importante che proietterà i rossoblù alle porte del campionato. Sarà la prima di tre notturne, una alla settimana, tutte da vivere: dopo il Chievo, toccherà a Brescia e Inter aprire la nuova Serie A. Con la possibilità di portare a casa i primi punti.
PROVA GENERALE
Diciamo allora che quello di stasera si può chiamare a giusta ragione un collaudo, una prova generale ad una settimana della grande “prima”. Come tutte le prove generali, dovrà andare molto vicina alla perfezione. Chiaramente la condizione non potrà essere massimale, ma questi 90' serviranno anche allo scopo di fare un altro passo verso il top della brillantezza. E va da sé che vincere aiuta a vincere: i risultati positivi fanno morale e confortano i tecnici sulla bontà delle scelte prese. La Coppa come strumento per allenare la mentalità predicata da Rolando Maran: una filosofia che vuole la squadra padrona del proprio destino, aggressiva e capace di imporre il suo gioco. Contro qualunque avversario, in qualsiasi campo. Il Chievo capita a proposito: ben lungi dall'essere un semplice sparring partner, è scivolato in B dopo undici campionati consecutivi nella massima serie, e vuole riguadagnare subito il terreno perduto. Sulla panchina gialloblù è stato chiamato un ex bandiera come Michele Marcolini, tecnico emergente che conosce l'ambiente come pochi. La rosa è composta da giocatori esperti, con in prima fila l'intramontabile Giaccherini, elementi di spessore, come il centravanti polacco Stepinski, in gol contro il Cagliari sia in campionato che nell'ultima amichevole di Trento, e ragazzi interessanti, come il raffinato trequartista Vignato. Un Chievo che scenderà in campo con l'intenzione di rovinare la festa per la prima stagionale alla Sardegna Arena: un avversario tosto da prendere alla gola e domare prima che possa prendere eccessiva confidenza.
LE LUCI DELLA SARDEGNA ARENA
Il Cagliari arriva all'appuntamento accompagnato dall'entusiasmo della propria gente. Il mercato estivo è stato di grande qualità: Rog, Nandez e il ritorno di Nainggolan compensano pienamente la partenza di Barella. Senza dimenticare Mattiello, Walukiewicz e gli stessi Han, Pinna e Ragatzu, qualcosa di più di semplici contorni. Alcuni giocatori sono arrivati a preparazione già avviata, dovranno avere bisogno di tempo supplementare per integrarsi nei meccanismi della squadra. L'infortunio di Cragno è stata una brutta tegola, per il valore del giocatore e per i tempi di recupero, ancora da definire, ma che in ogni caso non sembrano permettere al portierone rossoblù di rispondere presente per le prime gare di campionato. C'è comunque Rafael, una garanzia assoluta. Per il resto della formazione, Rolando Maran può permettersi di scegliere tra le tante, valide alternative. A detta dello stesso allenatore, è un Cagliari più forte rispetto all'anno scorso. Ora è arrivato il momento di iniziare a dimostrarlo, quello di passare dalle parole ai fatti. Anzi, al campo di gioco. La Sardegna Arena accende le sue luci, i tifosi sono pronti a prendere per mano la squadra. Forza Cagliari, ci siamo.