Notturna al San Paolo

Notturna al San Paolo

Difficile, non impossibile. Il Cagliari si presenta al San Paolo di Napoli per la sua seconda trasferta consecutiva, in un impegno ancora più complicato rispetto a quello di sabato contro la Roma. Di fronte, la seconda forza del campionato, una squadra dallo straordinario potenziale tecnico formidabile, che vuole chiudere in bellezza la stagione. Un impegno che però sembra fatto apposta per stimolare l’orgoglio di un Cagliari ferito dalla partita di Roma e che ha tanta voglia di tracciare una riga di cancellazione su quell'episodio e ripartire forte, per cercare di artigliare quel decimo posto obiettivo principale di un gruppo capace di centrare la salvezza con largo anticipo ma che non vuole fermarsi qui.

SERVE IL CAGLIARI DELLE GRANDI OCCASIONI
Il calendario sicuramente è stato impietoso. Sul più bello, trasferte contro Roma e Napoli, una dopo l’altra. Non certo gli avversari migliori per sperare in una corsa alla quale, oltre alla Fiorentina, si sono iscritte anche il Sassuolo e la Spal. Rolando Maran non guarda il nome dell’avversario, preferisce concentrarsi sull’efficienza della sua squadra. Ha perso Paolo Faragò,  ma Joao Pedro e Valter Birsa sono abili ed arruolati. Servirà il Cagliari delle grandi occasioni per sfidare un Napoli che sarebbe un grave errore considerare già appagato. I partenopei hanno necessità di blindare il secondo posto e dispongono sempre di giocatori, specie nel reparto offensivo, in grado di determinare l’esito della partita con una sola azione.

UN APPROCCIO DIVERSO
Al Cagliari è richiesto un approccio diverso, sul piano della concentrazione e della cattiveria, rispetto a quello avuto sabato scorso all’Olimpico. Prendere gol nei minuti iniziali significa rovesciare la componente psicologica del match; la scalata a quel punto si farebbe inevitabilmente più difficoltosa. I rossoblù dovrebbero essere bravi a mantenere un’alta intensità nervosa e capacità di attenzione. Il ricordo della partita di andata insegna. Alla Sardegna Arena scese in campo un Cagliari da battaglia, piegato soltanto al minuto 89 da una punizione capolavoro disegnata da Milik. Ecco, sarà importante evitare per quanto possibile ingenuità banali che potrebbero costare care. E se il Napoli concederà poco, bisognerà avere il cinismo di trasformare quel poco in moneta sonante.

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