
Sfida all'Olimpico
Per parlare del confronto tra Cagliari e Roma di oggi, bisogna iniziare dalla gara di andata. Rossoblù sotto di due gol a cinque minuti dalla fine, gol della speranza di Ionita, finale caotico con l’espulsione contemporanea di Ceppitelli e Srna, lancio ancora di Ionita a tranciare la difesa romanista e premiare lo scatto e il tiro letale di Sau, dritto nell’angolino alla sinistra di Olsen. Un finale incredibile e insperato, come spesso è capitato nella storia delle sfide tra le due squadre. Quella sera il Cagliari ha messo un mattone pesante sulla costruzione della propria autostima e sulla definizione della sua identità: mai darsi per vinti, anche quando tutto sembra congiurare contro, perché come diceva il vecchio saggio Boskov, la partita si conclude solo al fischio finale dell’arbitro.
FIDUCIA E CONSAPEVOLEZZA
Ecco quindi come i rossoblù si presentano all’Olimpico a viso aperto e consapevoli dei propri mezzi. La fatidica quota 40 è stata raggiunta con il successo di misura di sabato a spese del Frosinone, dunque la salvezza non è ancora matematica ma è molto vicina. Il mantenimento del decimo posto dovrebbe essere il prossimo traguardo da conseguire nelle ultime cinque partite, a dispetto di un calendario oggettivamente complicato. Sì, perché fare risultato contro una Roma rigenerata dal vecchio amico Claudio Ranieri non sarà facile. I giallorossi lottano per un obiettivo vitale come la qualificazione alla Champions e non possono permettersi passi falsi. Al Cagliari il compito di disinnescarli.
ROMA IN LOTTA PER UN POSTO CHAMPIONS
Se Dzeko è il punto di riferimento offensivo di obbligo del gioco romanista, molta attenzione dovrà essere dedicata agli incaricati di rifornirlo. Il bosniaco, per quanto forte e decisivo, non è certo l’unica arma offensiva per Ranieri. El Shaarawy ad esempio gode di un ottimo momento di forma: sabato scorso ha segnato un gran gol sul campo dell’Inter. Sul gioco aereo poi occhio agli specialisti Manolas e Fazio. La squadra sembra essersi ricompattata col nuovo corso, forse è meno brillante e fantasiosa ma più solida. Mancherà De Rossi, totem del centrocampo e le squalifiche di Zaniolo e Cristante tolgono un pizzico di creatività e fisicità; eppure in ogni caso Ranieri ha gli ingredienti giusti di un cocktail da miscelare a piacimento.
ROSA AMPIA E INTERCAMBIABILE
Maran dal canto suo recupera i tre squalificati di sabato scorso: Barella, Pellegrini e Pisacane rispondono tutti presente; in più c'è anche Cacciatore. Forzate invece le rinunce a Klavan e Faragò, infortunato il difensore estone, fermato dal giudice sportivo il centrocampista. Il tecnico ha giustamente posto l’accento nella conferenza stampa di presentazione all’intercambiabilità della rosa: chiunque entri, fa il suo dovere, favorito dalla grande condizione generale e dal perfetto funzionamento dei meccanismi. Il morale altissimo combina il resto. Di sindrome da appagamento nemmeno a parlarne: il Cagliari ha ancora voglia di giocare, entusiasmo da spendere. Questo tipo di partite, contro questo tipo di avversari, sono ancora più stimolanti. Il cattivo rendimento in trasferta sembra distante: il test dell’Olimpico dovrà essere una conferma anche sotto questo punto di vista.
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