All'assalto del Toro

All'assalto del Toro

Nella tana del Toro, per chiudere ogni conto aperto con la salvezza e godersi le prossime partite con la testa libera, cercando di migliorare la classifica giorno dopo giorno. La partita dell'ora di pranzo in questa stagione non ha mai riservato grandi soddisfazioni ai rossoblù: oggi potrebbe essere l'occasione giusta per sfatare il piccolo tabù.

LA FURIA GRANATA
Il Torino è un osso durissimo da rodere. Ha la grinta del proprio allenatore, Mazzarri; dispone di giocatori che sanno abbinare tecnica e fisico, qualità e quantità. La classifica concede ancora possibilità di artigliare un piazzamento europeo, addirittura il quarto posto, distante solo una manciata di punti. Prevedibilmente il Cagliari troverà una squadra granata protesa all’attacco, alla ricerca della vittoria per alimentare le speranze di qualificazioni ai tornei continentali. Le assenze di Belotti e Iago Falque traggono in inganno solo i superficiali: basti pensare che nel ruolo di punta centrale Mazzarri potrebbe schierare Zaza, un altro nazionale. In casa, nel suo stadio intitolato alla grande squadra caduta a Superga, il Torino ha sin qui avuto un rendimento alterno: nove vittorie, ma ben cinque sconfitte e un solo pareggio. In ogni caso, nel girone di ritorno sono cadute qui Inter, Atalanta e Sampdoria. Con 28 reti al passivo, il Torino ha anche la quarta miglior difesa del campionato. Il Cagliari lontano dalla Sardegna Arena ha vinto solo due volte, però l’atteggiamento autoritario mostrato a Verona contro il Chievo quindici giorni or sono, fa ben sperare in un deciso cambio di rotta.

CAGLIARI DA BATTAGLIA
Maran dovrà fare a meno del capitano Ceppitelli, squalificato. Le alternative non mancano: Pisacane ha smaltito il problemino fisico della settimana scorsa e da due settimane è tornato a disposizione anche Ragnar Klavan, sin qui tormentato dalla sfortuna. Fuori anche Cacciatore, sono pronti Srna, Padoin. lo stesso Pisacane: la difesa, pur se con qualche pezzo importante smontato, è sempre messa bene. La vittoria di domenica contro la Spal ha messo altra benzina preziosa nel serbatoio rossoblù in fatto di morale e fiducia: per la matematica ci vorrà ancora un pochino ma la salvezza è indubbiamente più vicina. Senza il peso sulle spalle di dover fare risultato ad ogni costo, la squadra potrà esprimersi libera da condizionamenti anche in trasferta. Con la mentalità mostrata al Bentegodi e domenica scorsa contro la Spal: quella cioè di una formazione autoritaria, che sa quel che vuole, e come ottenerlo; con la pazienza e la lucidità di saper gestire una partita spinosa, disinnescarne i pericoli, portarla sulla velocità di crociera desiderata. Bisognerà accettare i duelli fisici ad alta intensità che inevitabilmente proporrà il campo e allo stesso tempo fare valere la qualità tecnica dei palleggiatori rossoblù; puntare sugli strappi di Barella e rifornire Pavoletti e Joao Pedro, con i soliti affondo degli esterni e i puntuali inserimenti dei centrocampisti. Sotto col Toro, quindi, con la convinzione di poter fare risultato.

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