Di fronte alla Dea

Di fronte alla Dea

Lunedì notte di fuoco alla Sardegna Arena. Arriva l’Atalanta, forse la squadra più in forma del campionato, reduce da una serie di prestazioni spettacolari. Un complesso che sa abbinare qualità e forza, fisicità e tecnica; un gioco collaudato che funziona come un orologio. Il miglior attacco del campionato (47 gol, uno in più della Juventus capolista), con un centravanti, Duvàn Zapata, che attraversa uno stato di grazia (finora 15 i suoi centri in Serie A, doppietta alla Juventus in Coppa Italia). Insomma, un avversario da prendere con le molle. Se non fosse che il Cagliari vuole rialzare la testa e riprendere a volare. E si gioca nella Sardegna Arena, il fortino rossoblù, davanti ai nostri tifosi: il gap tecnico può venire annullato.

FACCE NUOVE
Il Cagliari è uscito profondamente rinnovato dal mercato di gennaio. Cinque partenze e sette arrivi. Una ventata di freschezza per portare nuova linfa all’organico rossoblù. Soprattutto l’attacco ha cambiato faccia; a Pavoletti e Cerri si sono aggiunti il giovane bulgaro Despodov e l’esperto francese Cyril Théréau, ex bestia nera del Cagliari. Ora tocca a mister Maran trovare la quadratura del cerchio, individuare le soluzioni migliori per facilitare l’inserimento dei nuovi arrivati nel telaio della squadra. Purtroppo anche oggi il tecnico non potrà contare su tutti i suoi effettivi. Mancheranno gli infortunati Bradaric, Cerri e Klavan, oltre allo sfortunatissimo Castro; lo squalificato Barella se la vedrà dalla tribuna. Le alternative ci sono, ma per contrastare una squadra come l’Atalanta conteranno soprattutto l’atteggiamento, il piglio e il cuore da mettere in campo. Il Cagliari, nota curiosa, ha vinto le ultime tre partite di campionato contro i bergamaschi: la partita-salvezza dell’anno scorso è ancora nella mente di tutti i tifosi rossoblù. All’andata, bastò una punizione di Barella per portare a casa i 3 punti. Il mese scorso le due squadre si sono ritrovare di fronte in Coppa, l’Atalanta alla fine ha prevalso ma la partita è stata equilibrata per larghi tratti. Il Cagliari cedette sul piano fisico dopo aver duellato alla pari. Sarà importante replicare quella prestazione e tenere i ritmi alti per tutti i 90’; saper resistere e avere la forza di superare i momenti difficili, che inevitabilmente capiranno. Inoltre, sorveglianza speciale su Zapata e gli incursori, da Ilicic a Pasalic al tuttofare Gomez, vero regista a tutto campo; e massima attenzione sui calci piazzati, situazione nella quale i nerazzurri sono maestri.

DIFESA VULNERABILE
L’Atalanta ha anche dei punti deboli. Una squadra che adotta un calcio tanto spregiudicato, libero da eccessivi scrupoli tattici, non può che risentirne in fase squisitamente difensiva. Il conto del reparto arretrato è di 30 gol al passivo, lo stesso del Cagliari. Se preso in velocità, il reparto difensivo può essere vulnerabile. Pavoletti poi può lottare alla pari con i centrali bergamaschi sul gioco aereo. Bisognerà crederci, evitando di concedersi pause pericolose. Novanta minuti da vivere intensamente, sul filo del rasoio. Con coraggio, determinazione, leggerezza. Senza pensare alla classifica che si è accorciata, al calendario. In campo sereni. Il Cagliari ha dimostrato in passato di poter mettere in difficoltà anche le grandi del campionato. Non c’è motivo di ritenere che non possa ripetersi questa sera.

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ECCELLENZA I.S.O.L.A.
Prima della partita, toccherà ad un’altra eccellenza sarda: il capitano dell’Atalanta riceverà in omaggio la bottiglia circolare rossoblù, prodotto ufficiale del merchandising del Cagliari Calcio, opera del talento artigiano di Doriana Usai. Figlia d’arte, cresciuta seguendo l’area creativa della tradizione di ceramiche di Assemini, Doriana ha proseguito la formazione in ambito ceramica frequentando corsi a Faneza, Montelupo Fiorentino e Deruta e conseguendo la laurea in lettere e design all’Università E-Campus di Milano.