Torniamo a correre

Torniamo a correre

Si ricomincia dopo la lunga sosta e il calendario ha riservato al Cagliari subito uno scontro diretto. Uno di quelli da vincere a tutti i costi, per iniziare col piede giusto il girone di ritorno e indirizzare la seconda parte del campionato su binari favorevoli sin dalla prima tappa. Avversario l'Empoli di Beppe Iachini, un osso duro abituato a questo tipo di confronti e che si presenterà alla Sardegna Arena deciso a fare valere le sue armi: lotta, coesione e grinta.

RICORDANDO L'ANDATA
All'andata i toscani si imposero con un netto 2-0. Era la prima giornata, scese in campo un Cagliari ancora in rodaggio, con molti uomini fondamentali lontani dalla miglior condizione. Né aiutavano i precedenti al “Castellani”, largamente benigni alla formazione di casa. Lo stesso Empoli però è tutt'altra squadra rispetto a quella partita di fine agosto. A cominciare dalla guida tecnica, passata nel frattempo dalle mani di Andreazzoli a quelle di Iachini. Meno bollicine forse, un pizzico in più di solidità, ma qualità tecniche complessive rimaste intatte. L'Empoli è una squadra che cerca di annullare la manovra altrui ma sa anche giocare a calcio, al di là degli stereotipi. Punge in avanti grazie al cannoniere Caputo, arrivato tardi alla massima ribalta, ma che dimostrandosi a pieno agio con la Serie A: 9 gol finora, conditi anche da ottime prove personali. Sarà lui l'osservato speciale di una squadra che, dopo uno spettacolare inizio della gestione Iachini, è sembrata un po' rifiatare, risultati alla mano; dettaglio che non deve indurre a facili trionfalismi, ma utile anzi ad affrontare l'impegno con la massima carica e determinazione.

DETERMINAZIONE E TRADIZIONE
Il Cagliari deve uscire dalla Sardegna Arena con i 3 punti in tasca. Lo impongono le esigenze di classifica: sette punti di vantaggio sul terz'ultimo posto sono un bottino lusinghiero, ma guai a fermarsi adesso, a metà dell'opera. L'esperienza dell'anno passato insegna. La prova in tono minore di Udine va cancellata con una prestazione autoritaria, uno squillo deciso che vale anche per il futuro. La gara di Coppa contro l'Atalanta è stata incoraggiante in tal senso, almeno per 70 minuti. Il Cagliari è sembrato ritrovare i suoi meccanismi, la fluidità di gioco e movimenti. Il ritorno di Pavoletti in prima linea ha conferito all'attacco peso, sostanza e pericolosità. Smaltito il problema fisico che l'aveva costretto ad uscire lunedì, il bomber ci sarà, smanioso di tornare al gol. Assente invece Ceppitelli, squalificato. In compenso Maran recupera Pisacane, assente in Coppa per un attacco influenzale. Una volta di più comunque, oltre le capacità dei singoli, per ottenere la vittoria conterà l'approccio, accompagnato da una prova di squadra che deve vedere i reparti collegati come un unico blocco, in entrambe le fasi. In questo tipo di partite, dove non sono richieste raffinatezze estetiche fini a sé stesse, importa la determinazione e la voglia di portare a casa il massimo della posta. Il Cagliari alla Sardegna Arena raramente ha deluso e questa volta potrà fare valere anche la forza della tradizione, questa sì, favorevole nei riguardi dell'avversario odierno nelle partite giocate in Sardegna. Servono i 3 punti, per ottenerli vale tutto.

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