Prova di maturità

Prova di maturità

Seconda trasferta consecutiva per il Cagliari. Dopo la missione impossibile in casa Juventus, i rossoblù si spostano in Emilia per vedersela, in uno degli anticipi della dodicesima giornata, contro la Spal: avversario certo teoricamente più morbido rispetto ai bianconeri, ma in realtà ancora più insidioso. Il perché è presto detto: contro la Juventus il Cagliari non aveva niente da perdere, ha giocato con la testa libera, conscio che una eventuale sconfitta sarebbe stata da accettare con serenità per poi guardare avanti. Non ha affatto giocato con rassegnazione, la squadra rossoblù: al contrario, ha creduto sino all'ultimo alla possibilità di portare a casa almeno un punto. Ma la difficoltà del compito si commentava da sé e il Cagliari infatti è uscito dal campo salutato dagli applausi.

SCONTRO SALVEZZA
A Ferrara lo scenario è completamente diverso: la Spal gioca per la sopravvivenza, ha bisogno di punti per garantirsela e andrà in campo motivatissima. In altre parole: è un altro scontro diretto per la salvezza e mai come in questi casi prevalere negli incontri con i rivali vale doppio. I biancoblù sono una squadra costruita per una tranquilla permanenza: un telaio affidato da anni allo stesso tecnico, Leonardo Semplici, nel quale ogni stagione viene inserito un nuovo elemento capace di rinforzare il complesso. Ultimamente i risultati non hanno dato ragione alla formazione spallina: un ulteriore motivo per rendere ancora più infido l’impegno del tardo sabato pomeriggio per i rossoblù, in uno stadio, il “Mazza”, tra i più caldi della Serie A.

IL VOLTO DEL CAGLIARI
Il Cagliari deve soprattutto pensare a sé stesso e al modo migliore per sfoderare una prestazione all'altezza, con gli accorgimenti necessari per limitare l’avversario di turno, ma con la consapevolezza di non dover snaturare la sua identità. Maran non ha permesso eccezioni nemmeno per Cristiano Ronaldo. Il volto del Cagliari, modellato in questi mesi di lavoro, deve rimanere invariato; così come devono essere riproposte la personalità, la voglia di sfidare e di stupire, la leggerezza. Fare la partita e allo stesso tempo avere il carattere giusto per reggere e superare i momenti difficili che inevitabilmente arriveranno nell’arco dei novanta minuti. Se la Spal dovesse riuscire a prendere in mano le redini della gara, bisognerà rimboccarsi le maniche e ribattere colpo su colpo. Sarà un’altra partita di sacrificio e lotta; ma con in più il gioco collaudato e la capacità dei singoli. Pavoletti, Joao Pedro, Castro, Barella: tutti giocatori con in serbo la giocata vincente ammazzaschemi. Dall’altra parte attenzione soprattutto a Antenucci e Kurtic, ma un occhio di riguardo va dato anche a Paloschi e Petagna, attaccanti in grado di scuotere la partita.

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