Senza paura

Senza paura

E arrivò la giornata della missione impossibile. Il confronto con la Juventus che soprattutto negli ultimi anni fa storia a sé. Sono pochissime le squadre in Serie A che riescono a strappare punti ai bianconeri, soprattutto in casa loro; quando qualcuno riesce a compiere l'impresa, è un evento che fa scalpore. La Juventus collezionista di scudetti in serie, rinforzata da quello che molti ritengono il calciatore più forte al mondo e che punta decisa alla Champions League, è praticamente inarrivabile. Il pronostico sembra chiuso, per il Cagliari questa sera che per tante altre avversarie. Apparentemente. Perché se il verdetto del calcio fosse sempre tutto così scontato il calcio non avrebbe il fascino che lo rende unico.

IL CAGLIARI SE LA GIOCA
Il compito che attende il Cagliari è complicatissimo, meglio però essere onesti sino in fondo per non costruire castelli in aria e alimentare sterili iillusioni. La Juventus è forse la squadra migliore al mondo, in questo momento. Pagare dazio all'Allianz Stadium non sarebbe affatto un'onta. Riconosciuto tutto questo, il Cagliari può e deve giocarsela a testa alta, senza paura. Proprio perché la logica concede poche chances, i rossoblù hanno il vantaggio di scendere in campo con la testa sgombra da ansie o preoccupazioni. Quel che verrà sarà tanto di guadagnato. Nelle ultime settimane si è vista nitida l'impronta data da Rolando Maran: è quella di una squadra che gioca divertendosi, forte di una propria identità, con continue rotazioni di posizioni e una difesa bene organizzata blindata dal lavoro di tutti. Un complesso solido, quadrato, sicuro delle sue potenzialità. La mossa di Castro impiegato come trequartista è stata il tocco in più del maestro: con la presenza dell'argentino alle spalle delle punte la manovra si illumina, la corsa del Pata tiene saldati i reparti come un blocco unico. Gli eventuali peccati di gioventù, come è accaduto domenica scorsa col Chievo, non dovrebbero verificarsi al cospetto della Juventus, quando si è costretti volenti o nolenti, a moltiplicare gli sforzi e a tenere altissimo il livello dell'attenzione.

CREDERCI SINO IN FONDO
Non ci sono modi migliori per fronteggiare una squadra bianconera in possesso di una serie di alternative infinite per andare a rete. Naturalmente il pericolo numero uno è Cristiano Ronaldo, uno dei pochi fuoriclasse capace di poter vincere una partita da solo. Con il suo innesto forse la Juventus ha assunto una vocazione più europea rispetto alla connotazione “da campionato” del passato. Per quel che si è visto finora, i bianconeri tendono a giocare più aperti e a concedere qualcosina. Lo dimostra anche la gara di Empoli, dove nel primo tempo hanno sofferto più del dovuto. Poi ci ha pensato Cristiano Ronaldo a capovolgere a suo modo la partita. Il Cagliari deve cercare di ripetere la gara dell'Empoli: sacrificio, corsa, pressing, rapidità nel ribaltare l'azione. E concretezza sotto porta: le occasioni presumibilmente non saranno tante, occorre sfruttarle con una percentuale di realizzazione che dovrà rasentare la perfezione. Il dettaglio più importante poi è la fiducia. Bisogna crederci. Sul serio, non a parole. Strappare punti alla Vecchia Signora passa attraverso la convinzione di potercela fare. Resistere, restare in partita anche dopo un eventuale gol bianconero; conservare lo spirito positivo e la certezza di poter arrivare ad un buon risultato. Sarà anche vero che non sono queste le partite dove il Cagliari deve cercare i punti salvezza, ma la voglia di fare l'impresa è tanta. Il calcio ha una sua democrazia: dimostriamolo sul campo.

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