Nella tana della Dea

Nella tana della Dea

Il Cagliari chiude a Bergamo il mini ciclo delle prime tre partite di campionato prima della sosta riservata all’attività delle nazionali. Il bottino sin qui raccolto è stato magro rispetto alle possibilità e ai meriti della squadra rossoblù, poco convincente ad Empoli, d’accordo, ma brillante e sfortunata nel primo impegno casalingo di domenica scorsa contro il Sassuolo. Solo per un episodio avverso capitato al 7’ di recupero il Cagliari non ha condotto in porto il successo pieno. Ma il ritmo incalzante della Serie A non permette a nessuno di fermarsi a recriminare su ciò che è stato; la lotta per la sopravvivenza induce piuttosto a concentrarsi su quel che sarà domani. Anzi, oggi.

L'ATALANTA VUOLE DIMENTICARE COPENAGHEN
Vale anche per l’Atalanta, l’avversario odierno, fatta fuori in maniera che grida vendetta dall’Europa League, e per questo presumibilmente ancora più pericolosa. I bergamaschi già da un paio di stagioni rappresentano una delle più belle realtà del nostro calcio. Il tecnico Gasperini ha aperto un ciclo che prosegue al di là dell'esito contrario della competizione europea. I primi assaggi di stagione hanno rivelato una incredibile continuità di rendimento e l'Atalanta è innegabilmente avanti di condizione rispetto alle altre, avendo cominciato prima la preparazione. Senza Ilicic ma con Papu Gomez sempre sugli scudi e le rivelazioni Pasalic e Rigoni, l’Atalanta ha largamente battuto il Frosinone e fatto soffrire le pene dell’inferno alla Roma. 7 gol in 3 partite: un attacco boom illuminato da individualità al servizio del gioco. Il segreto dei nerazzurri è semplice: una coralità di manovra che esalta le qualità dei singoli. Soprattutto in casa, nello stadio “Atleti Azzurri d’Italia”, l’Atalanta va presa con le molle, sospinta da un pubblico caldissimo.

CAGLIARI SOLIDO E COESO
Il Cagliari visto contro il Sassuolo tuttavia può tranquillamente giocarsi le sue carte. La tradizione recente è favorevole: delle ultime quattro partite di campionato contro la squadra di Gasperini, i rossoblù ne hanno vinte tre, di cui una fondamentale per assicurarsi la salvezza matematica; la quarta se la sono aggiudicata i bergamaschi ma è giusto ricordare che il Cagliari andò in campo con una formazione molto rimaneggiata. Sarà basilare sapere tenere le distanze e l’organizzazione a difesa schierata e riuscire a disturbare il prolungato possesso palla atalantino; rimanere a difesa schierata per tutti i 90’ sarebbe più rischioso, significherebbe portarsi gli avversari in casa, nella propria area di rigore. Il Cagliari dovrà ripetere la partita dell’anno scorso, quando riuscì a portare un efficace pressing alto e a infilarsi nei corridoi con ripartenze mortifere. La rosa delle alternative è completa: solo Joao Pedro (in campo dopo la sosta) e Luca Ceppitelli sono indisponibili. Rientra Lucas Castro dopo il pit-stop di domenica. Rolando Maran ha un largo ventaglio di alternative, tutte di qualità: occorre pescare dal mazzo quelle che possono spaccare la partita ma la sensazione è che comunque il tecnico scelga, avrà scelto bene.

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