Il Cagliari ringrazia Pejo

Il Cagliari ringrazia Pejo

Una bella festa rossoblù nella piazza principale di Pejo per incontrare i tifosi e ringraziare il centro trentino per l’ospitalità ricevuta durante questo precampionato. Buonumore, battute e divertimento nella serata coordinata dal giornalista di Videolina e L’Unione Sarda, Alberto Masu.

Primo a essere chiamato sul palco, il tecnico Rolando Maran, di casa da queste parti. “Ringrazio Pejo per l’accoglienza che ci ha riservato. Ci siamo potuto allenare bene, in tranquillità, in una località stupenda. Qui, come ad Aritzo, il Cagliari si è sentito a casa”, ha detto il mister, ricevendo dal Comune una targa benaugurale per la nuova stagione.

“Spero che il binomio Cagliari Calcio e Pejo si rinforzi di anno in anno”, ha quindi aggiunto il Direttore sportivo, Marcello Carli, che ha omaggiato Francesco Framba - assessore al bilancio del Comune di Pejo, tifosissimo rossoblù – in rappresentanza dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Angelo Dalpez e di tutta la comunità, con un libro su Gigi Riva autografato proprio da Rombo di Tuono e una maglia del Cagliari firmata da tutta la squadra.

Chiamato sul palco tutto lo staff tecnico e quindi i calciatori rossoblù, microfono al capitano Daniele Dessena: “Ci tenevo a ringraziarvi, a nome di tutta la squadra, per il grande calore ed affetto che anche quest’anno ci avete trasmesso”.  È quindi intervenuto Luca Ceppitelli che, oltre a rinnovare i ringraziamenti ai tifosi e a tutta la gente di Pejo, si è congedato con un auspicio: continuare a segnare gol importanti come lo scorso anno. La palla al bomber, Leonardo Pavoletti, accolto da un grande applauso: “Grazie a Castro sto coltivando la mia passione per la musica e il canto”, ha scherzato Leo. Nel frattempo che Barella si esibiva alla batteria in un simpatico fuori programma, ecco Simone Padoin: “Sono tra i vecchietti della compagnia, dobbiamo dare l’esempio ai giovani. Cosa mi porterò dietro di questo terzo ritiro a Pejo con il Cagliari? La tranquillità del posto, una volta finiti gli allenamenti tanto relax. E che dormite!”. Filippo Romagna si è cimentato nel suo cavallo di battaglia, l’imitazione dello chef Alessandro Borghese. Paolo Faragò ha scherzato sul suo balletto negli spogliatoi che ha spopolato sui social. Quindi ancora Pavoletti che con Luca Cigarini ha proseguito la serie di gag e simpatiche punzecchiature: “Ciga, ma perché ti chiamano professore?” “Un soprannome che mi ha dato Prandelli ai tempi del Parma, quando ancora non giocavi in Serie A!”, ha risposto il regista”. Risate e applausi del pubblico.

Una volta esaurite le dichiarazioni dei calciatori, il capitano Dessena – a nome di tutti i rossoblù – ha voluto premiare il custode del campo di allenamento di Pejo, Giuliano Corrias, con la maglia storica del Cagliari. Originario di Gesico, provincia di Cagliari, è in Trentino per lavoro dall’età di 17 anni. Una storia d’emigrazione come quella di tanti sardi, per i quali il Cagliari rappresenta il cordone ombelicale con la propria Terra: “Poter ammirare la squadra qui a Pejo è per me una grande gioia ed emozione”, ha detto Corrias.

Alla fine, applausi e serie infinita di selfie e autografi tra gli stand di prodotti tipici sardi arrivati da Aritzo e quelli trentini, a suggellare il mix tra le due culture. Domani mattina ultimo allenamento dei rossoblù in Val di Sole prima di rientrare alla base.

Ancora una volta, grazie di tutto, Pejo!