
Il Cagliari abbraccia i suoi tifosi
Una bella serata di festa. Un caloroso in bocca al lupo in vista del prossimo campionato: i rossoblù hanno incontrato i tifosi in piazza Bastione ad Aritzo. Un rito che ormai si ripete da quattro anni, una felice tradizione. Ancora una volta giocatori e staff tecnico hanno toccato con mano il grande affetto che la tifoseria sarda sa trasmettere. Applausi per tutti, a cominciare dal mister Rolando Maran, che ha aperto la serata trasmessa in diretta da Videolina, al microfono dei conduttori Vittorio Sanna e Virginia Saba: “Abbiamo iniziato un percorso che deve portarci a fare dei risultati. I ragazzi si sono messi subito a disposizione nel migliore dei modi, con grande professionalità e voglia. Il lavoro è la strada per ottenere traguardi importanti. La Sardegna? Spero di poter conoscere presto questa bellissima Isola”.
Quindi spazio alla presentazione della seconda maglia da gioco - bianca con due righe verticali centrali rosse e blu - e di quelle dei portieri: una grigia con dettagli neri, l'altra giallo fluo. Riguardo alle maglie ha detto la sua il capitano Daniele Dessena, che inizia la sua stagione numero nove nelle fila del Cagliari: “Ho avuto il piacere di indossarne tante, sono tutte belle, ma ho un debole per quella rossoblù”. Su Aritzo: “Ci siamo sempre trovati bene, circondati dall'affetto impagabile della nostra gente. Non è un caso se partendo da qui abbiamo sempre ottenuto risultati importanti”.
Parola al bomber Leonardo Pavoletti: “Dobbiamo ripartire dall'ultimo mese di campionato, quando abbiamo conquistato una grande salvezza col sudore di tutti. Vogliamo lavorare bene in ritiro per fare un grande inizio nella nuova Serie A”.
Uno dei nuovi acquisti, Lucas Castro, dopo aver promesso di aiutare Pavoletti a segnare quanti più gol possibile, ha rivelato i motivi che l'hanno spinto ad approdare in Sardegna: “Mi ha lusingato l'interesse da parte della società. Il progetto è interessante e mi ha fatto piacere ritrovare mister Maran, il mio allenatore al Catania e al Chievo”.
Simone Aresti è tornato a casa dopo lungo peregrinare. “Non avevo mai smesso di crederci, finalmente il mio sogno si è realizzato. Nella mia carriera sono stato in tante belle città, ma la Sardegna mi mancava tanto”.
Paolo Faragò, reduce dalle vacanze in Giappone, ha definito quello della nostra regione “il più bel mare del mondo”, meritandosi un sentito applauso. E se un raggiante Filippo Romagna spera di “continuare a crescere e fare meglio dell'anno scorso”, sul palco c'erano anche alcune facce tristi: quelle di Rafael e Diego Farias, abbacchiati per l'uscita dal Mondiale del loro Brasile. Il portiere era addirittura volato sino in Russia per sostenere dal vicino la Seleçao. “Un viaggio organizzato con alcuni amici. Non ho dimenticato di portare con me la bandiera dei Quattro Mori”.
Dopo il saluto ai tifosi da parte del “padrone di casa” Marco Sau, è intervenuto il nuovo acquisto Darijo Srna: “Per me è un piacere essere qui – ha detto l'ex capitano della Nazionale croata – Non parlo ancora bene l'italiano, ma spero di imparare presto la lingua”.
Quindi il momento dei saluti istituzionali. Sul palco il padrone di casa, il sindaco Gualtiero Mameli, che ha consegnato al Direttore sportivo Marcello Carli una targa ricordo, un dvd con le bellezze del territorio e un gagliardetto. Il Ds rossoblù, dal canto suo, ha omaggiato il primo cittadino a nome del club con una maglia del Cagliari dedicata con la scritta “Aritzo 2018”, descrivendo il centro barbaricino come l'ideale per la preparazione estiva: “Il clima fresco aiuta a riposare bene e a riprendere le energie. Una location bellissima, si sta molto bene qui”.
I rossoblù si sono congedati dai tifosi, che li hanno acclamati intonando un ritmato “Forza Cagliari”.
La serata è proseguita con chi la maglia del Cagliari l’ha indossata e onorata in passato: Adriano Reginato, Giuseppe Tomasini, Roberto Bellini, Roberto Quagliozzi e Daniele Conti. Gli ex rossoblù hanno raccontato gustosi aneddoti del loro passato agonistico e si sono dimostrati ottimisti sulla nuova stagione, convinti dalla bontà del gruppo: un fattore importante, quasi quanto le qualità tecniche. “Sono fiducioso – ha affermato Conti – La squadra dovrà conquistare la salvezza il prima possibile, poi quel che verrà sarà tanto di guadagnato”.