
Srna: “Ho voluto solo il Cagliari”
Il nuovo acquisto rossoblù, Darijo Srna, è stato presentato oggi alla stampa (clicca qui per il video integrale della conferenza). 29 titoli in carriera conquistati con le maglie di Hajduk Spalato e Shakhtar Donestsk, tra cui una Coppa UEFA, due Mondiali e quattro Europei alle spalle con la Nazionale croata, della quale è recordman di presenze (134 partite e 22 gol): Srna ora è pronto a mettere a disposizione del Cagliari la sua grande esperienza maturata sui campi di tutto il mondo.
PERCHÉ IL CAGLIARI
“Sono qui per un motivo molto semplice: voglio giocare a calcio in una squadra di livello, in un bel paese e in un grande campionato. Ho visitato la città due settimane fa, incontrando gente simpatica e sorridente, molto legata alla squadra. Il Presidente è una persona fantastica, giovane e ambizioso. Tutto quello di cui hanno bisogno la mia vita e la mia famiglia l’ho trovato qui a Cagliari. Ho anche avuto modo di confrontarmi con Cop e Bruno Alves, che mi hanno parlato molto bene del club e dell’ambiente; anche leggenda rossoblù Gianfranco Zola, ex compagno di squadra del mio amico Mario Stanic al Parma, mi ha consigliato di venire in Sardegna. Mettendo insieme tutti questi elementi, non ho avuto dubbi nello scegliere Cagliari”.
UN PASSO IN AVANTI
“Voglio portare la mia esperienza e le mie qualità di leadership per aiutare la squadra a raggiungere buoni risultati. So che la Serie A è un campionato duro, dove prevale la tattica; ho molti amici che giocano qui e ho affrontato diverse volte la Nazionale azzurra e squadre italiane nelle Coppe. Sono consapevole del fatto che dovremo lottare per la salvezza ma credo che un club con questi tifosi e con queste ambizioni possa scendere in campo per qualcosa in più: si può fare un passo in avanti”.
LA CARTA D’IDENTITÀ
“Vero, ho 36 anni ma è solo una questione anagrafica. Grandi campioni come Maldini, Cafu o Zanetti sono andati avanti sino ai 40 anni. Quel che conta è il campo, è il terreno di gioco che dà risposte, indipendentemente dall’età”.
LA SQUALIFICA PER DOPING
“Ho dimostrato insieme ai miei avvocati di essere innocente. Non è stato un periodo facile ma ora è tutto alle spalle, appartiene alla storia della mia vita. Sono abituato a lottare sin dal giorno della mia nascita, non sono uno che molla: ecco perché ho infranto tutti i record con la Nazionale croata e con lo Shakhtar. Se non credessi in me stesso non sarei qui ora. Ho trascorso il periodo della squalifica a lavorare col mio preparatore personale, anche durante la sosta del campionato ucraino. Posso allenarmi con la squadra dal 22 giugno e il 22 agosto potrò essere in campo”.
IL NUMERO DI MAGLIA
“Nello Shaktar avevo il 33, è stato ritirato e per me è stato un grande onore, così come è stato ritirato qui al Cagliari il numero 11 di una leggenda come Gigi Riva. Avevo chiesto il numero 18 ma il Presidente mi ha risposto che è occupato per diverse stagioni ancora; quindi ho deciso di tenere il 33”.
LA CROAZIA A RUSSIA 2018
“Sono fiero di quanto sta facendo la Nazionale del mio paese ai Mondiali. In passato, quando giocavo io, siamo andati spesso vicini al grosso obiettivo senza mai centrarlo. Ho la sensazione che questa possa essere la volta buona”.