Il giorno più lungo

Il giorno più lungo

E finalmente è arrivato il giorno. Il giorno più lungo, quello del dentro o fuori. La risposta a tutte le aspettative, i timori, i batticuori delle ultime settimane. Cagliari-Atalanta chiude un campionato travagliato per la squadra rossoblù, una vicenda che può e deve riservare il lieto fine: la salvezza. I rossoblù partono con un punto di vantaggio su Crotone e Spal, attualmente al terz’ultimo posto. Il destino del Cagliari è tutto nelle sue mani. Una vittoria e tutti a festeggiare; un risultato diverso costringerebbe a dare un’occhiata a quanto accaduto sui campi di Napoli e Ferrara. Saranno 90 minuti difficili, da vivere intensamente, ma la convinzione di farcela non deve mai venire meno. Forza e coraggio, davanti al pubblico della Sardegna Arena, che non chiede di meglio che trascinare la squadra oltre la linea del pericolo.

LA DEA GIOCA PER L'EUROPA
L’ultimo ostacolo verso la sospirata salvezza si chiama Atalanta. Un brutto cliente, senza dubbio. Anzi: uno dei peggiori. La squadra bergamasca ha saputo confermare la brillante annata scorsa; ha un piede e mezzo in Europa, deve soltanto timbrare il passaporto. Teoricamente per sigillare il posto potrebbe bastarle anche un pareggio ma dipende dal risultato della Fiorentina a Milano. Una cosa è sicura: l’Atalanta non concederà nulla, verrà alla Sardegna Arena per giocare la sua partita e cercare la vittoria, che tra l’altro, in caso di stop del Milan, le consegnerebbe il sesto posto e quindi le eviterebbe il fastidio di giocare i preliminari dell'Europa League a luglio. Non si può fare affidamento sulle assenze in casa bergamasca: il tecnico Gasperini dovrà fare a meno di tre quarti della difesa titolare, ma le alternative sono di ottimo livello. Se in avanti manca l'artiglieria pesante di Petagna e Cornelius, occhio alla coppia tutta estro e fantasia formata da Gomez e Ilicic, coadiuvati dal giovanissimo bomber Barrow. Attenzione anche agli inserimenti di Cristante, qualità e fisicità box-to-box. All’andata il Cagliari seppe imbrigliare bene la manovra nerazzurra, soffrendo soltanto nel finale il ritorno dell’Atalanta ma riuscendo comunque a portare a casa una vittoria importantissima. I rossoblù dovranno cercare di ripetere l'impresa.

AD UN PASSO DAL TRAGUARDO
Due settimane fa i rossoblù erano indicati come sfavoriti nella lotta per la salvezza; adesso, dopo il capolavoro di Firenze, le parti si sono ribaltate. Euforia ed entusiasmo; iniezioni di fiducia da gestire nel modo giusto, da bruciare come carburante per fare ancora meglio. Perché Firenze ha dato grande slanci ma purtroppo non ha risolto la pratica. Ci sono ancora questi novanta minuti, contro un avversario forse più forte dei viola. da aggredire e consumare come sette giorni al “Franchi”, In altre parole: il Cagliari dovrà ancora lottare, e tanto, per guadagnarsi la salvezza, con lo stesso spirito mostrato a Firenze. Attaccare e cercare la vittoria per mettersi definitivamente al sicuro, scappare dal baratro e non guardarsi più alle spalle. Una partita da interpretare bene sul piano tattico ma per una volta conteranno più testa e muscoli, corsa e volontà di portarsi a casa i tre punti. Questa è la vigilia dell’ultima sfida: le gambe non devono tremare, l’adrenalina va trasformata in ferocia agonistica. Diego Lopez ritrova un rinforzo importante, Luca Cigarini, al rientro dopo due giornate di squalifica. C'è anche Castan, che ha fatto di tutto per recuperare dai problemi fisici e mette a disposizione della squadra la sua esperienza. Ci saranno gli oltre 16.000 della Sardegna Arena, pronti a mettersi idealmente la maglietta rossoblù e scendere in campo a fianco del Cagliari. Oggi è una di quelle giornate dove la va conquistata da squadra, col contributo di tutti, di chi andrà in campo e di chi resterà in panchina. O chi soffrirà in tribuna. La Serie A è un bene troppo prezioso. Ancora 90 minuti, più recupero: poi abbiamo tutti una gran voglia di festeggiare.

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ECCELLENZA I.S.O.L.A.
Anche un eccellenza come l'artigianato sardo è idealmente al fianco dei rossoblù. Prima della gara il capitano dell'Atalanta riceverà un omaggio opera dell'artista Antonello Utzeri. I suoi cesti mantengono viva un'antica pratica ancora radicata nel territorio isolano. Realizzati con piante locali, caratterizzati dal suggestivo profumo del mirto, le creazioni coniugano tradizioni e elementi innovativi. La produzione di Utzeri comprende una ricca gamma di canestri e cestini destinati all'uso domestico e personale.