Missione Inter

Missione Inter

Dopo una cocente sconfitta, non si vede l’ora di tornare in campo inseguendo il riscatto; a volte invece si ha il problema opposto, sarebbe bello ritardare il più possibile il prossimo impegno per avere tempo di gustarsi con la massima soddisfazione una grande vittoria. Non è il caso del Cagliari, che a distanza di tre giorni dall’importantissimo successo sull’Udinese, è chiamato ad affrontare il turno infrasettimanale, che gli ha riservato un difficile anticipo sul terreno dell’Inter. Si parte da un pronostico avverso, con tanta voglia di rovesciarlo.

TURN-OVER FORZATO
Un risultato positivo a Milano sarebbe benzina sul fuoco dell’entusiasmo dopo l’exploit di sabato, un’ipoteca su una salvezza fin qui mai veramente in discussione ma allo stesso tempo ancora tutta da conquistare. La speranza è che l’impresa della Sardegna Arena abbia lasciato abbastanza energie fisiche e mentali per opporsi ad un avversario fortissimo, che vuole i tre punti ad ogni costo per rilanciarsi nella volata Champions. Prevedibile che Diego Lopez operi qualche cambiamento nell’undici base, ragionando sull'opportunità di fare rifiatare qualche pedina e a causa delle squalifiche di Barella e Cigarini. Proprio la sostituzione del regista titolare e della sua alternativa principale costituisce il grattacapo maggiore per l’allenatore; giustamente Lopez non vuole sentire parlare di squadra focalizzata sulla gara di domenica col Bologna, impegno teoricamente più alla portata ma ancora lontano all'orizzonte. Bisogna invece ragionare partita per partita, senza lasciare niente in partenza. La notte di San Siro mette in palio punti preziosi: necessario giocare con la decisione e le buone intenzioni di una gara fondamentale per la salvezza, come lo saranno tutte queste sei da qui alla fine del campionato. Se poi si trovasse la chiusura del cerchio in anticipo, tanto meglio per tutti.

VIETATO DISTRARSI
L’Inter non attraverserà un momento brillantissimo, ma le potenzialità di squadra non èsonocerto in discussione. Già il fatto che non vada in gol da tre partite rientra nel novero dell’eccezionalità. Una squadra ferita e quindi ancora più pericolosa, con al centro dell’attacco un giocatore come Icardi che all’andata siglò una doppietta decisiva, punendo oltremisura un Cagliari pimpante e sfortunato. Però l’Inter non è solo il bomber argentino: occorre disinnescare le folate di Perisic e Candreva, il fosforo di Borja Valero, i guizzi di Eder. Tanto lavoro per un Cagliari che non può permettersi distrazioni, pena pagare un pegno salato. La gara di andata sotto questo profilo deve avere insegnato qualcosa.

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