
Rialzarsi subito
Quasi un mese è passato da quel maledetto 4 marzo, quando i calciatori di Cagliari e Genoa impegnati nel riscaldamento pre-partita, dovettero rientrare negli spogliatoi, scioccati dalla tragica notizia della prematura scomparsa di Davide Astori. Oggi è il giorno del recupero della gara, mentre domani verrà completato il programma della ventisettesima giornata, che darà un volto finalmente veritiero alla classifica, con tutte le squadre a parità di gare giocate.
DUE TEST SIGNIFICATIVI
Il Cagliari si trova ad affrontare nel giro di cinque giorni due partite non determinanti ma certamente importanti per il destino del suo campionato. Questo pomeriggio il Genoa, domenica il Verona: se i rossoblù sapranno giocarsi bene le loro carte, potranno assicurarsi punti buoni per sigillare la salvezza. Due trasferte pesanti, contro avversari agguerriti, ma alla portata di un Cagliari uscito pesantemente punito dal confronto col Torino, anche oltre i propri demeriti. Da dimenticare la ripresa, quando i granata hanno imperversato con l'ingresso di un giocatore talentuoso come Ljajic; ma i primi 45' erano stati equilibrati e se ci fosse stata una votazione come nella boxe, il punteggio più alto sarebbe stato senza dubbio assegnato al Cagliari, che aveva colpito un palo e costruito una monumentale occasione da gol con Deiola. Ecco, Diego Lopez deve ritrovare la squadra scesa in campo nel primo tempo: corta, attenta, cattiva e incisiva nel pressing, scaltra nei movimenti vicino all'area di rigore. Soprattutto da recuperare in fretta la condizione mentale, di sicurezza e controllo della partita, smarrita nella seconda frazione; perché anche se il copione tattico della gara sarà completamente diverso, l'approccio al “Ferraris” deve essere il medesimo. Il momento particolare del campionato non consente a nessuno di stare a rimuginare su ciò che è stato o su ciò che poteva essere: bisogna guardare avanti, facendo tesoro degli errori ma con la testa sgombra dai brutti pensieri.
GRIFONE ARRABBIATO
Il Genoa ha qualcosa in comune col Cagliari in questo campionato: non è riuscito a sfruttare adeguatamente l'onda emotiva e la bolgia del suo stadio, il “Ferraris”, tradizionalmente uno dei più caldi in Italia. Tre vittorie, tre pareggi e ben otto sconfitte: migliore il ruolino di marcia in trasferta, con cinque vittorie, quattro pari e sei sconfitte. Dati statistici che possono dire molto o niente. Certamente, la squadra manifesta qualche imbarazzo se chiamata a fare la partita, mentre un gioco di rimessa esalta le caratteristiche di giocatori come Galabinov, Pandev, Laxalt. D'altronde però il Genoa ha risorse tali da poter impensierire qualsiasi avversario e il pareggio con la Spal domenica farà scendere in campo la squadra di Ballardini ancora più determinata a raggiungere il successo pieno. Una formazione fisica, resistente, e che può schierare due giocatori del calibro di Lapadula e Rossi: un osso duro.
CORAGGIO E TESTA
Diego Lopez non potrà contare su Diego Farias e Han, due preziose opzioni per la composizione dell'attacco. Prima linea dunque tutta sulle spalle, almeno inizialmente, del grande ex Leonardo Pavoletti e di Marco Sau. Il tecnico, dovendo dosare le forze, ha annunciato in conferenza stampa qualche cambio nei primi undici per rinfrescare la squadra, anche in considerazione dell'impegno di domenica a Verona. Occorrerà giocare in velocità per sorprendere la difesa genoana, sfruttare bene l'arma delle ripartenze ma senza prestare il fianco alle verticalizzazioni dei padroni di casa, abili a loro volta in questo tipo di situazioni. Bisognerà andare in campo con il coraggio giusto, che non deve esondare in eccesso di sicurezza: massimo livello di attenzione, combattività e determinazione. Non è proprio uno scontro salvezza ma ci si avvicina molto. Sotto dunque, con testa e coraggio.
COME SEGUIRE LA GARA
Potrete seguire la web-cronaca di #GenoaCagliari sul nostro sito e sull'app ufficiale disponibile per iOS e Android. Aggiornamenti in tempo reale e contenuti esclusivi dallo stadio "Ferraris" su Facebook, Twitter e Instagram.