
Una notte per cuori forti
L'ostacolo forse più impervio tra tutti quelli che capiteranno davanti al Cagliari nel girone di ritorno arriva subito, alla prima giornata e al primo impegno del 2018. Il Cagliari ospita alla Sardegna Arena la Juventus, forte del successo negli ultimi sei campionati e in piena lotta per conquistare il settimo. Il livello di difficoltà si commenta da solo: in 19 partite i bianconeri hanno vinto 15 volte, pareggiato e perso 2. Il pronostico, va da sé, è dalla loro parte.
LE ARMI CONTRO LA VECCHIA SIGNORA
Sovvertirlo non sarà semplice. La Juventus, tra le squadre di testa, è forse quella più in forma: l'ha dimostrato anche nell'impegno infrasettimanale di Coppa. Stare a soffermarsi sulle potenzialità immense e le alternative di lusso di cui dispone Massimiliano Allegri sarebbe un ozioso esercizio di stile. Il tecnico, che proprio a Cagliari ha conosciuto le sue prime esperienze nella massima serie tra il 2008 e il 2010, può permettersi di variare sistemi di gioco ed interpreti senza che la qualità ne risenta minimamente. Una corazzata apparentemente senza punti deboli. Il Cagliari l'affronta con la forza dei nervi distesi che non deve venire scambiata per lassismo. Al contrario: il pensiero di misurarsi con una squadra del genere dovrebbe aiutare a tirare fuori il meglio di sé stessi. Ricorrendo ad un motto ormai persino abusato, i rossoblù devono giocare la partita perfetta, senza commettere errori o sbavature che verrebbero immediatamente puniti da fuoriclasse del calibro di Higuain o Dybala. Aggressività, ma non per tutti i 90', altrimenti si rischia di terminare le energie troppo in anticipo; carica emotiva, data dal sostegno del pubblico che anche in questa occasione riempirà la Sardegna Arena; consapevolezza nei propri mezzi; morale alto. Il Cagliari che a Bergamo ha saputo cancellare con un colpo di spugna la brutta sconfitta con la Fiorentina ha rasentato la perfezione sia in fase difensiva che soprattutto in attacco: è uscito fuori quel cinismo al momento delle conclusioni che aveva fatto difetto in altre circostanze. Ecco, per sperare di fare punti oggi occorrerà essere ancora più spietati sotto porta. La Juventus non concederà tante occasioni: occorre saperle sfruttare.
IL POTERE DEL GRUPPO
Rispetto a Bergamo, Diego Lopez perde Miangue, squalificato come Joao Pedro, ma riavrà Barella, un altro motore fresco ed esuberante in mezzo al campo. Sarà un prezioso aiuto e un'alternativa a Cigarini al momento di costruire gioco. Sulle corsie laterali, Padoin e Ionita sono attesi ad un super lavoro coi fulmini bianconeri, ma toccherà a tutto il reparto edificare una diga che supporti la difesa e allo stesso tempo ne alleggerisca il lavoro portando il pallone rapidamente oltre la metacampo. In attacco, Leonardo Pavoletti non ha mai segnato in carriera ai bianconeri: per la legge dei grandi numeri, chissà. Stesso discorso per Marco Sau mentre l'orgoglio di Diego Farias lo chiamerà ad una grande prestazione, in ricordo del rigore sbagliato all'andata. I singoli dovranno comunque mettersi al servizio della squadra, come accaduto a Bergamo: soltanto così, muovendosi come un blocco unico e aiutandosi l'un l'altro, si può sperare di opporsi allo strapotere tecnico dei campioni in carica.
L'ULTIMA VITTORIA
Sarà un Cagliari che dovrà appellarsi alle proprie forze con la valida alleanza dei propri tifosi. L'ultima vittoria sulla Juventus è datata 29 novembre 2009: 2-0, firmato Nenè e Matri. In campo, al centro della difesa rossoblù c'era Diego Lopez; in panchina, Massimiliano Allegri. Corsi e ricorsi storici che si inseguono e che aiutano a sognare una notte memorabile.
ECCELLENZA I.S.O.L.A.
Nella notte della Sardegna Arena ci sarà spazio anche per un'altra eccellenza sarda. Prima del fischio d'inizio infatti il capitano della Juventus riceverà in omaggio un oggetto di artigianato prodotto da Filatex, azienda di tessuti e ricami. Nata nel 2003, Filatex è stata tra le prime ad avere ricamato il sughero. Anima Tessile è il nome del nuovo progetto che vede come protagonista il cactus in tessuto: una scelta nata dal desiderio di voler realizzare degli oggetti di arredo in tessuto con una funzione decorativa. Sarà solo l'inizio di un progetto di più ampio respiro che vedrà rappresentati tanti altri oggetti e permetterà di esprimere l'amore per la cultura e la tradizione sarda in modo non convenzionale.
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