
2017, un anno memorabile
L’addio al Sant’Elia, l’inaugurazione della Sardegna Arena, la consegna del Collare d’Oro a Gigi Riva, la convocazione in Nazionale di Nicolò Barella: questi i fatti principali di dodici mesi che andiamo a ripercorrere, mese per mese.
GENNAIO
L’anno nuovo si apre con una sconfitta immeritata sul campo del Milan e con una sonante vittoria sul Genoa al Sant’Elia, dove il Cagliari si prende la rivincita per la gara d'andata. Tra la trasferta di Roma e la partita casalinga col Bologna, i rossoblù ottengono un solo punto: un bottino molto magro rispetto alle ottime prestazioni. La nuova versione del Cagliari proposta da Massimo Rastelli lontano dal Sant’Elia, senza trequartista a beneficio di un centrocampo più folto, supera l’esame: si vede una squadra più quadrata, compatta ma allo stesso tempo pronta a pungere in contropiede. Negli ultimi minuti della gara dell’Olimpico esordisce il nuovo acquisto, il centrocampista Paolo Faragò, proveniente dal Novara.

FEBBRAIO
Non mancano le giustificazioni per le sconfitte contro Atalanta e Juventus. A Bergamo Rastelli schiera una squadra ridotta ai minimi termini per squalifiche e infortuni (esordisce nei minuti finali il giovane Federico Serra), mentre i bianconeri, lanciatissimi verso il sesto titolo consecutivo, sono un treno in corsa difficile da arrestare. Nel match contro i campioni d’Italia torna ad indossare la maglia rossoblù, dopo un’assenza di due stagioni, il colombiano Victor Ibarbo. Rafael regala spettacolo con una parata impossibile su Dybala: “Ho intuito la direzione del tiro e l’ho preso”, dirà poi il portiere brasiliano.
La serata però diventa memorabile, a dispetto del risultato. Prima del fischio d’inizio infatti il presidente del CONI Giovanni Malagò consegna a Gigi Riva il “Collare d’oro”, il massimo riconoscimento dello sport italiano. Accanto ad un Rombo di Tuono visibilmente commosso, il presidente rossoblù Tommaso Giulini, il capitano Daniele Dessena e i suoi vecchi compagni di squadra Cesare Poli, Adriano Reginato e Beppe Tomasini.
Bello anche l’abbraccio di Gigi Buffon, col quale ha vissuto le grandi emozioni di Germania 2006. Il pubblico tributa un'ovazione alla più grande leggenda rossoblù: una serata memorabile, di lacrime, nostalgia e ricordi. La classifica del Cagliari rimane più che rassicurante. La riscossa comincia a Genova contro la Sampdoria: i rossoblù, sicuri e autoritari, raccolgono solo un pareggio tra mille rimpianti, soprattutto per un gol annullato a Ibarbo nel finale apparso ai più regolare.
A Marassi fa il suo ritorno a tempo pieno Artur Ionita: un rinforzo importante per il resto della stagione. Sette giorni dopo, a Crotone, col debuttante Gabriel tra i pali, i rossoblù passano con la sicurezza dei più forti: Joao Pedro e Borriello annullano il vantaggio iniziale di Stoian. Sono 16 i punti di vantaggio sul terzultimo posto: la salvezza è ormai in cassaforte.

MARZO
Il bilancio è in rosso: due sconfitte e un pareggio in tre partite. Gli avversari però sono tutti di alta classifica: Inter, Fiorentina e Lazio. Proprio con i biancocelesti, annunciati in grandissima forma e reduci da quattro vittorie consecutive, arriva un punto al Sant’Elia, frutto di una prova coraggiosa e di carattere. Sugli scudi la difesa, che mette il bavaglio a Immobile e Felipe Anderson; ma è tutta la squadra a fornire un'impressione generale di solidità. Forse è esagerato sostenere che il pareggio equivale ad una vittoria, ma quasi. Si fa male Daniele Dessena: il capitano conclude qui la sua annata. Saluta Victor Ibarbo: lo aspetta il Giappone.
APRILE
Artur Ionita dimostra di essere tornato in forma: una sua doppietta demolisce il Palermo al “Barbera”. Di Borriello il gol del 3-1. Segue una sconfitta casalinga contro il Torino: un 3-2 dove però si mette in luce un giovane astro, il nordcoreano Han. A nemmeno diciotto anni il ragazzo desta un’ottima impressione: vivacità, qualità, Han segna un gol di testa al portiere della Nazionale inglese Joe Hart. Per l’occasione il Cagliari sfoggia un set di maglie che fa luccicare gli occhi ai tifosi: il modello delle divise storiche dello scudetto, con laccetti e la riproduzione del font d’epoca. Il Chievo, presentatosi in formazione rimaneggiata, è travolto 4-0: uno spettacolo messo in scena dalla coppia brasiliana Farias-Joao Pedro.
A Udine una testata di Borriello non basta per scongiurare la sconfitta; Rafael para un rigore a Thereau. Contro il Pescara, alla vigilia di Pasqua, è sufficiente un rigore di Joao Pedro per assicurarsi i 3 punti che sanciscono matematicamente una salvezza comunque mai in discussione.
MAGGIO
Mercoledì 3, alla presenza del presidente rossoblù Tommaso Giulini, del presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru e del sindaco del Comune di Cagliari Massimo Zedda, viene posata la prima pietra della Sardegna Arena. Sorgerà nell’area adiacente ai Distinti del Sant’Elia, sarà qui che il Cagliari giocherà le sue partite casalinghe a partire dalla stagione 2017-18, in attesa dell’inizio dei lavori per il nuovo impianto. 8 milioni di euro circa l’investimento del club per questo gioiellino, quattro mesi i tempi per edificarlo per l’inizio della nuova stagione: ci vorrà una corsa no stop per rispettare la scadenza.
Il nuovo impianto potrà ospitare sino a 16.233 spettatori, separati dal campo da gioco dalla breve distanza di 7 metri. Perfetta la visibilità e l’illuminazione, tutte le sedute saranno ergonomiche. Le panchine saranno inserite all’interno della Main Stand che ospiterà anche 15 sky box. La Tribuna Centrale costituirà il cuore della Sardegna Arena. Al suo interno troveranno posto spogliatoi, sale mediche e antidoping, una sala lavoro per i giornalisti, una sala conferenze. Al primo piano è stata prevista un’area kids per l’intrattenimento dei bambini; inoltre, tre sale hospitality per catering e ricevimenti, dotate di quattro accessi direttamente dagli spalti, e il percorso museale sulla storia del Cagliari. Il logo della Sardegna Arena sarà scelto attraverso un concorso tra i tifosi.
Sul piano sportivo, il Cagliari non riesce a fermare la corsa del Napoli al San Paolo, ma si rifà la settimana seguente, infliggendo ad Empoli una sconfitta più netta del 3-2 finale. Ancora protagonista Rafael: il portiere brasiliano neutralizza il terzo rigore stagionale, la vittima di turno è Pucciarelli. Obiettivo finale il decimo posto: la netta sconfitta di Sassuolo è esorcizzata dall’ultima gara del campionato contro il Milan, che sarà ancora l’ultima giocata al Sant’Elia, ormai destinato a passare il testimone alla Sardegna Arena.
Pomeriggio assolato e bella partita. Succede di tutto: gol di Joao Pedro e clamorosa traversa di Ionita. Poi il giovane portiere rossoblù, l’esordiente Luca Crosta, timbra una prima volta memorabile, parando un rigore all’attaccante colombiano Carlos Bacca. Nulla può il ragazzo, per ironia della sorte cresciuto nel vivaio milanista, sul secondo penalty della giornata a favore degli ospiti: Lapadula stavolta non fallisce dal dischetto.
Il Cagliari non ci sta, si rituffa in attacco, rinvigorito dall’ingresso di Han. Dopo una serie di occasioni fallite, all’ultima azione Fabio Pisacane riprende in tap-in una respinta di Donnarumma su punizione di Joao Pedro e mette dentro. Per il difensore napoletano è il primo gol in Serie A, ennesimo capitolo di una carriera che somiglia ad una favola. I 3 punti non bastano per raggiungere il decimo posto, conquistato dalla Sampdoria per una sola lunghezza: quel gol annullato ad Ibarbo ha segnato la differenza tra le due squadre. In ogni caso è un primo, festoso, addio al Sant’Elia.
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Nicolò Barella viene convocato nella Nazionale Under 20 che partecipa ai Mondiali di categoria in Corea del Sud. Gli azzurrini concluderanno la manifestazione al terzo posto: Nicolò, sfortunatissimo, gioca solo due partite prima di essere costretto a tornare in Sardegna per un infortunio.
Una selezione delle giovanili rossoblù partecipa all’HKFC Citi Soccer Seven. È la prima volta che una squadra italiana prende parte all’importante manifestazione. Il Cagliari si classifica al sesto posto.
Ad Asseminello va in scena la terza edizione del “Torneo Saras Football Academy”, momento clou della stagione 2016-17 della Cagliari Football Academy. In campo 400 piccoli calciatori appartenenti alla categoria Pulcini misti 2006-2007, accompagnati da dirigenti, famiglie e tifosi. Si impone il Ghilarza superando in finale l’Oliena col risultato di 1-0.
GIUGNO
Il 1° giugno si gioca “The Last Match”, una partita amichevole, l’ultima giocata nel vecchio e glorioso Sant’Elia. In campo una squadra formata da glorie rossoblù rinforzata da alcuni elementi della squadra di oggi come Marco Sau e Daniele Dessena e una di avversari, tra cui Massimo Rastelli, Nicola Legrottaglie, Sergio Pellissier, Luca Antonini. Vincono i rossoblù 3-1 ma il risultato non conta, importa l’incredibile contingente di ex rossoblù arrivati da tutta Italia: Avramov, Lopez, Pisano, Agostini, Festa, Villa, Conti, Dessena, Fini, Nainggolan, Jeda, Matri, Nené, Muzzi, Suazo, Cossu, Bianco, Sau, Nardini, Bernardini, Dibitonto, Coppola, Pulga, Oliveira, Acquafresca, Napoli, Tomasini, Piras, Quagliozzi, Canestrari, Paolino, Cappioli, Bellini e Casagrande. In pratica, tutti insieme, i giocatori del Cagliari di Tiddia, Ranieri e Allegri. In panchina Ranieri e Reja. Una festa indietro nel tempo al quale partecipano i tifosi che affollano le gradinate dello stadio della Coppa Campioni e della Coppa UEFA e riservano un'ovazione per tutti.

Non è però l’ultimissimo atto dello stadio, che il giorno dopo riapre le porte per ospitare la Finale Coppa Quartieri 2017, l'iniziativa, promossa dalla Fondazione "Carlo Enrico Giulini", Diocesi di Cagliari, Casa Emmaus, con il patrocinio del comune di Cagliari e dell'Istituto per il Credito Sportivo, realizzata in collaborazione con il Cagliari Calcio e numerose altre associazioni del territorio.
Il 3 è il giorno dell’ufficializzazione del nuovo DS: Giovanni Rossi, l’anno scorso al Sassuolo, esperienze nel Settore Giovanile della Juventus. Prende il posto di Stefano Capozucca, il DS della promozione e di un ottimo undicesimo da matricola. Al Forte Village va in scena il primo workshop organizzato dal Cagliari Calcio e Infront. Le cifre enunciate dal Responsabile Commerciale, Marketing e Comunicazione, Mario Passetti, parlano di un club in costante crescita per ricavi derivanti da sponsorizzazioni, ticketing, abbonamenti e merchandising. Il Cagliari, con 1 milione e 200 mila tifosi, è la nona squadra più amata in Italia.
LUGLIO
La stagione 2017-18 comincia ufficialmente sabato 8 luglio con la prima parte del ritiro a Pejo; la seconda si svolge ad Aritzo, stesse tappe dell’anno precedente. Dal mercato estivo arrivano il difensore Marco Andreolli, il centrocampista Luca Cigarini, il laterale Gregory van der Wiel, l’attaccante Leonardo Pavoletti; tornano alla base dai prestiti il portiere Alessio Cragno e l’attaccante Niccolò Giannetti e rientra dopo due stagioni Andrea Cossu, che intende chiudere la sua gloriosa carriera con l’amata maglia rossoblù. Gli avversari nelle amichevoli pre-campionato sono Rappresentativa Redival Val di Pejo, Real Vicenza, Brescia e Olbia.
AGOSTO
Dopo gli ultimi test contro Crotone e Fenerbahce ad Istanbul, i rossoblù affrontano il primo impegno ufficiale, a Torino contro il Palermo. L’1-1 dei tempi regolamentari non si schioda nemmeno dopo i supplementari: ai rigori i rossoblù si impongono grazie alle parate di Alessio Cragno e al rigore decisivo trasformato da Cossu, decisivo a 37 anni. Il debutto in campionato è fissato per il 19 agosto, nientemeno che sul campo della Juventus. I rossoblù reggono bene il confronto, specie nel primo tempo, ma escono sconfitti 3-0. Peccato solo per il rigore che Buffon neutralizza a Farias sull’1-0.
Impegnativo anche il secondo impegno, a San Siro contro il Milan. Il Cagliari è pienamente all’altezza della situazione, Joao Pedro rimedia al gol di Cutrone, ma una calibrata punizione di Suso consegna i 3 punti ai rossoneri.
SETTEMBRE
I lavori per la costruzione della Sardegna Arena procedono a ritmo serrato. I giocatori rossoblù, con in testa il tecnico Rastelli, si recano al cantiere per incontrare gli operai e ringraziarli per il lavoro svolto: insieme stappano e bevono birra Ichnusa, brindando come vecchi amici. Il 10 settembre è il gran giorno: l’inaugurazione della Sardegna Arena, in occasione di Cagliari-Crotone. È una festa: i tifosi riempiono il nuovo impianto, edificato a tempo di record, in soli 127 giorni. Prima del fischio d’inizio, gli operai che hanno realizzato concretamente lo stadio fanno il giro di campo, salutati dall’applauso della folla. Tutto va alla perfezione, la Sardegna Arena si dimostra comoda e funzionale. Anche il risultato del campo sorride: 1-0 firmato Marco Sau.
I rossoblù si ripetono sette giorni dopo, sbancando Ferrara con Barella (prima rete in Serie A) e Joao Pedro: quest’ultimo con una vera prodezza, votata come miglior gol della giornata. Il doppio confronto casalingo con Chievo e Sassuolo però, che teoricamente avrebbe dovuto fare decollare i rossoblù, si chiude con zero punti all’attivo.

OTTOBRE
Nicolò Barella è convocato in Nazionale: è il più giovane giocatore rossoblù a guadagnarsi l’azzurro dopo Gigi Riva, il secondo cagliaritano dopo Andrea Cossu. Il centrocampista rimane in panchina nelle sfide di qualificazione Mondiale contro Macedonia e Albania, ma già essere stato chiamato a fare parte del gruppo è da considerarsi un successo.

Il Cagliari si deve arrendere allo strapotere del Napoli e perde alla Sardegna Arena col Genoa. Il presidente Giulini a malincuore decide di cambiare guida tecnica. Massimo Rastelli saluta dopo due anni nel quale ha ottenuto grandi risultati (una promozione in Serie A da primo in classifica e un ottimo undicesimo posto) e si è fatto apprezzare per le grandi qualità umane. In panchina arriva Diego Lopez, bandiera rossoblù (314 presenze dal 1998 al 2010), già vice di Pulga nel 2012-13 e allenatore della prima squadra nella stagione successiva. Nello staff entrano altri due ex giocatori: Michele Fini è il secondo, Alessandro Agostini collaboratore tecnico. “Allenare il Cagliari per me è un orgoglio - dice Lopez nella conferenza stampa di presentazione - Voglio vedere una squadra grintosa, che lotta con coraggio, senza paura. Alla squadra attualmente manca solo fiducia”.
All’interno della Sardegna Arena, viene inaugurato il Percorso Museale che racconta la storia rossoblù. Partecipano rossoblù di ieri e di oggi. Altri visitatori illustri saranno Gigi Riva, Gianfranco Zola e Ricky Albertosi.
Lopez ridisegna tatticamente la squadra adottando il 3-5-2. A Roma contro la Lazio il Cagliari gioca bene ma perde in modo troppo pesante per quel che si è visto in campo. Incide anche un gol annullato a Farias che avrebbe potuto dare un altro indirizzo alla gara.
Tre giorni dopo arriva il Benevento alla Sardegna Arena per il turno infrasettimanale: è una partita più complicata del previsto. Il Cagliari va in vantaggio con una rete di Faragò ma nella ripresa viene fuori la paura di vincere: gli ospiti premono e trovano il pari su rigore a tempo praticamente scaduto. Finita? No, perché Pavoletti si inventa un gol fantastico con un colpo di testa in torsione e regala al Cagliari una vittoria a quel punto insperata.
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I 3 punti sono una grande iniezione di fiducia per i rossoblù: a Torino contro i granata vanno in vantaggio con un capolavoro in contropiede di Barella, ma poi subiscono la rimonta dei padroni di casa. Il risultato di 1-2 finale suona amaro per il Cagliari che avrebbe meritato almeno un pari.
NOVEMBRE
Il 5 i rossoblù ospitano l’Hellas Verona in uno dei tanti scontri diretti per la salvezza. Si parte male perché dopo 5’ i veneti sono già avanti con un gol di Bruno Zuculini; imperiosa la reazione rossoblù che pareggiano con Ceppitelli sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nel finale, Paolo Faragò strappa la palla a Souprayen e va a segnare il classico gol da 3 punti.
Sulle ali dell’entusiasmo, il Cagliari va a vincere anche a Udine con un acuto di Joao Pedro: seconda vittoria consecutiva. “La strada è questa”, dice Diego Lopez.
Non basta una grande prova per fare risultato contro l’Inter: i nerazzurri si impongono 3-1 con un Icardi scatenato.
L’avventura in TIM Cup si conclude al quarto turno: un Cagliari sceso in campo in formazione molto rimaneggiata cede 2-1 al Pordenone alla Sardegna Arena.
Viene aperto all’interno del Cagliari 1920 Store uno spazio dedicato ai libri, di carattere sportivo e non. Un punto di riferimento prezioso per tutti coloro che amano calcio e letteratura.
DICEMBRE
Il mese si apre con un buon pareggio a Bologna: ancora in gol Joao Pedro. Partita pazza alla Sardegna Arena contro la Sampdoria: Lopez perde Rafael poco prima dell’inizio, Ceppitelli, Faragò e Dessena durante i primi 40’ di gioco. Roba da guinness. La Sampdoria approfitta del difficile momento psicologico dei rossoblù e va in gol due volte con Quagliarella. Nella ripresa però esce fuori l’orgoglio di un Cagliari mai domo: Farias accorcia le distanze in un modo rocambolesco, colpito fortuitamente dal rinvio di Viviano, poi Pavoletti sigla il definitivo 2-2 con una schioppettata di testa. Tutto in quattro minuti.
Andrea Cossu riceve il prestigioso premio “Alziator” per la categoria sport. “Un cagliaritano doc che ha raggiunto i massimi livelli del calcio italiano giocando anche in Nazionale. Uno sportivo vero che ha dimostrato nella sua carriera talento e attaccamento ai colori sociali. Un esempio ed un modello per tanti giovanissimi sardi che si avvicinano ai campi in erba nella speranza di una vita da campioni”, questa la motivazione.
Intanto la Primavera eguaglia il record di due anni fa e arriva a sette vittorie consecutive: con una giornata di anticipo rispetto alla fine del girone di andata i rossoblù sono campioni d’inverno. A Palermo i ragazzi di Max Canzi pareggiano contro i padroni di casa, lasciando i siciliani -secondi in classifica - a quattro lunghezze di distanza.
La prima squadra va all’Olimpico per sfidare una Roma lanciatissima in classifica: i rossoblù giocano un’ottima gara, soprattutto in fase di non possesso, inchiodando i giallorossi sullo 0-0. Il Cagliari sta per guadagnare un punto strameritato, ma nel recupero Fazio segna grazie a un sospetto fallo di mano: un’atroce beffa.
I rossoblù approcciano la partita contro la Fiorentina del 22 dicembre, ultimo match dell’anno alla Sardegna Arena, con tanta voglia di rivalsa: belle le iniziative organizzate dal club per festeggiare il Natale con i suoi tifosi nel pre e durante la gara. Purtroppo non arriva la prestazione auspicata e la Viola porta via i tre punti.
Non c’è tempo di rammaricarsi, quest’anno il campionato propone un inedito turno il 30 dicembre. Il Cagliari va a Bergamo contro l’Atalanta. I rossoblù scendono in campo agguerriti e compatti, così come richiesto da mister Lopez. Finalmente anche cinici. Pavoletti di testa e Padoin, sugli sviluppi di un fulmineo contropiede, regalano ai tifosi 3 punti d’oro. È la degna conclusione di un anno memorabile.